Bolotana. “Zorzi non si fa?...e allora ci pensiamo noi!”: l'iniziativa di un gruppo di giovani bolotanesi. Le Foto

Giulia Serra
14/02/2016
Tradizioni
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BOLOTANA. Per tradizione, il Martedì Grasso a Bolotana è la giornata della sfilata dei Carri Allegorici e, soprattutto, di Zorzi, il re fantoccio al quale addebitare tutti i malanni e le disgrazie: il capro espiatorio da sacrificare con rito propiziatorio per la purificazione della comunità.

 

Quest'anno però Pro Loco e Comitato hanno deciso di organizzare un'unica sfilata, quella del Sabato di Carnevale, sacrificando dunque quella del Martedì.

 

Una decisione che evidentemente non è piaciuta ad un gruppo di giovani del paese che, piuttosto che lamentarsene, hanno semplicemente preso l'iniziativa: “Zorzi lo facciamo noi!”.

 

“Ci siamo organizzati come potevamo – ci dicono i ragazzi – con una tuta e del fieno abbiamo dato vita a Zorzi: l'idea era quella di divertirci ma anche di portare avanti una tradizione. Così, con semplicità, vestiti con abiti vecchi e armati di tappi di sughero pronti all'uso, abbiamo fatto, come da usanza, il giro del paese e dei locali del centro per coinvolgere le persone. Alla fine siamo arrivati in Piazza e c'era pochissima gente. Era l'ora del Processo e del sacrificio di Zorzi: nel giro di 10 minuti ci siamo ritrovati accerchiati da una piccola folla. E' stata una grande soddisfazione per noi – concludono entusiasti - tra gli applausi Zorzi è stato messo al rogo e la tradizione è stata rispettata”.

 

Così, con la semplicità e la spontaneità che dovrebbe essere propria del Carnevale, un gruppo di giovanissimi ha dimostrato che “il fare” è più divertente e produttivo del “brontolare” e che sono le azioni che pratichiamo che contribuiscono a rendere Vitale una Comunità.

Complimenti Ragazzi, a Atteros Annos!

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