Giudice di Pace. Le Minoranze Macomeresi rispondono al Sindaco di Bolotana:"Nessuna polemica verso i Sindaci del Territorio"

I Consiglieri di Minoranza di Macomer
09/06/2016
Politica
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Forse il Sindaco di Bolotana ( qui l'intervento del Sindaco Manconi ) era sovrappensiero ed ha letto distrattamente il nostro documento sulla riassegnazione a Macomer del Giudice di Pace, dopo la sua cancellazione avvenuta nel 2014.

Nella nostra presa di posizione, che esprime piena soddisfazione per questo risultato, non c’è alcun riferimento polemico verso i Sindaci del Marghine, ma solo una critica doverosa verso un solo Sindaco, quello di Macomer – di cui Manconi parrebbe voler curiosamente assumere una sorta di difesa d’ufficio - per non aver citato, fra i protagonisti dell’azione di recupero di questa importante struttura, i Consiglieri comunali di minoranza di Macomer ed alcuni Parlamentari sardi.

Questi ultimi hanno avuto l’innegabile e decisivo merito di creare il varco giuridico attraverso il quale, con la riapertura dei termini per le domande introdotta a febbraio 2015 in sede di conversione del Decreto “mille proroghe”, è stata data la possibilità anche ad amministrazioni colpevolmente negligenti come quella di Macomer, di riproporre la richiesta di mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace.

A noi più modestamente spetta il merito di aver riproposto il problema all’attenzione generale, quando la battaglia sembrava definitivamente perduta, chiedendone la discussione in Consiglio Comunale, dalla quale è scaturita la volontà di promuovere una forte iniziativa unitaria rivolta a tutti i livelli istituzionali tesa a scongiurare che divenisse definitiva un’altra grave mutilazione dei servizi pubblici nel territorio, in un campo cruciale come quello della giustizia.

Facciamo notare a Manconi che questa nostra iniziativa era ispirata proprio a quei valori - che egli richiama - di tutela del bene comune al di là delle caratterizzazioni e contrapposizioni politiche. In buona sostanza, anche sulla vicenda del Giudice di Pace non ce ne siamo stati con le mani in mano ad assistere all’ennesima défaillance della Giunta comunale di Macomer, ma abbiamo fatto fino in fondo il nostra dovere contribuendo alla soluzione del problema.

Alla cui origine, sarebbe bene non scordarlo, non c’è solo la volontà del governo centrale di tagliare i servizi nei territori – che noi denunciamo assieme a Manconi -  ma anche l’insipienza e la trascuratezza degli amministratori del Comune sede del servizio che nulla hanno fatto (non esiste un sola delibera od atto amministrativo che riaffermi la volontà e l’impegno di voler conservare a Macomer l’Ufficio del Giudice di Pace) per difendere tale struttura, usando talvolta l’Unione dei Comuni come paravento delle proprie responsabilità.

Sarebbe bastato fare due anni fa ciò che è stato fatto in questi mesi dopo la riapertura dei termini, per avere oggi l’Ufficio del Giudice di pace pienamente operativo e non stare aggrappati alla speranza che prima o poi esso possa riprendere la propria preziosa attività.

I CONSIGLIERI COMUNALI DI MINORANZA

Rita Atzori, Federico Castori, Giuseppe Ledda, Giuseppe Pirisi e Riccardo Uda

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