Ho visitato le campagne fra Borore, Noragugume e Dualchi sabato pomeriggio. Dove il fuoco non era già passato il fieno era altissimo, una condizione di incuria che è stata una delle ragioni principali della devastazione di migliaia di ettari di territorio.
È assolutamente certo che i piromani siano dei criminali e che serva una attività repressiva ancor più decisa, ma che dire del fatto che piccoli comuni - di 500, 1000, 2000 abitanti - ad oggi, grazie ai consistenti tagli di questi decenni, non hanno più il personale né le risorse per adempiere alle responsabilità loro imposte dalla L.353/2000?
Basterebbe rinunciare a un solo F35 per acquistare 5 canadair.
Basterebbe rinunciare a due cacciabombardieri per dare soldi ai comuni da utilizzare per la prevenzione del rischio d'incendio.
Inutile piangere quando il danno è fatto. Le specificità dell'Isola, quelle climatiche quanto le peculiarità dell'insediamento urbano, la mole enorme di terreni incolti e lasciati nell'incuria, determinano una condizione di rischio altissimo che la Regione non può che rappresentare con la dovuta energia al Governo nazionale, elaborando un piano antincendio che superi la solitudine degli amministratori locali e fornisca loro mezzi e risorse.
Interrogherò nuovamente il governo, come ho già fatto, sul punto.
Mi aspetto tuttavia che la Regione faccia la sua parte in maniera più decisa di quanto finora non sia stata in grado di fare.