Nuoro e la TARI: di bollette pazze ovvero bollette da pazzi, inceneritori ed altre…

Coordinamento di ProgReS Progètu Repùblica – Nùgoro
02/09/2014
Attualità
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A Nuoro, da qualche giorno, i cittadini, le famiglie ed in misura ancora più evidente gli operatori commerciali, stanno sperimentando sulla propria pelle l’ennesimo fallimento dell’amministrazione e del ceto politico che – senza interruzioni né sostanziali cambiamenti – governa la città praticamente da sempre.
Le bollette della TARI infatti (Tassa Rifiuti nell’ultima versione conosciuta…), mediamente rincarate del 40% in poco più di 2 anni, si sono abbattute come un flagello sulle già provate e spremute finanze dei Nuoresi; e come sempre accade in questi casi, alla incredulità e sbigottimento iniziali, seguono la rabbia, le imprecazioni, le proteste, il malcontento diffuso ed, infine, spesso e purtroppo, anche la rassegnazione.
ProgReS Progetu Repùblica Nugoro, con i suoi attivisti e sostenitori Nuoresi, conosce e sconta in prima persona la inadeguatezza e l’ormai conclamato fallimento amministrativo (figlio di un più grave e datato fallimento politico e culturale) del PD e del sempre più esiguo arcipelago dell’ex Centrosinistra;
e tuttavia, vicende come la TARI ed il loro svolgersi (tristemente godibile, anche per le esternazioni in diretta ormai quotidiane sui Social Network…) consegnano a tutti noi l’istantanea di un quadro politico amministrativo davvero desolato ed in costante involuzione rispetto alle necessità.
Abbiamo atteso qualche giorno prima di intervenire come ProgReS Nugoro; intanto per la necessità di vedere confermato quanto sapevamo circa il processo e le scelte (o, meglio, non-scelte …) che stanno portando al disastro; ed anche perché volevamo capire come gli Amministratori ed i responsabili politici dei partiti di governo a Nuoro, avrebbero provato a giustificarlo. Che dire? Tutto come da copione; con esito finale in larga parte prevedibile e certamente da dejà vù.
In tema di rifiuti e di servizi connessi, anche a Nuoro, alcun esito potrà essere diverso se, come abbiamo chiaramente scritto nel nostro programma elettorale alle Regionali di Febbraio con Sardegna Possibile, non si inverte totalmente la rotta in tutta la Sardegna;
e ciò deve accadere a Cagliari in Regione come a Nuoro e nel più piccolo dei paesi sardi; ProgReS Progètu Republica non si stancherà di ripetere che – come nei paesi davvero evoluti e nelle economie meglio orientate – i rifiuti hanno smesso di essere un problema per diventare una risorsa; la strategia “Rifiuti Zero” – non solo all’estero, ma anche in Italia – ove perseguita ai vari livelli, ha dato risultati positivi in qualche caso addirittura oltre le aspettative. Non esiste d’altronde altra strada e tutto il quadro normativo ed economico della UE punta in tale direzione.
Le maxibollette TARI di Nuoro, derivano, come in tutte le altre realtà, per una buona percentuale dal combinato della qualità/quantità del rifiuto conferito,  dal lievitare delle tariffe di appalto e degli oneri generali, dal rapporto premialità/penalità connesso alle percentuali annue di differenziato raccolto; la buona prassi vorrebbe che ogni anno cresca la percentuale di rifiuto differenziato conferito sia per avere la cosidetta “premialità” tariffaria in ribasso, e sia per sostenere minori spese di trasporto e incenerimento con la riduzione delle tonnellate da trasportare all’inceneritore e da bruciare; esattamente il contrario di ciò che sta accadendo a Nuoro in questi ultimi 2/3 anni in particolare.
Il tutto (inteso come ciclo del rifiuto), nel caso di Nuoro, è aggravato da un costo elevato accessorio qual è quello dello “spazzamento” stradale; dei 2 milioni di € lievitati in 2 anni, ben il 50% (1 milione) deriva da tale voce; e non saranno certamente irrilevanti altre voci di spesa accessorie quali il trasporto e smaltimento dell’umido ed altri residui; per non tacere sui costi meramente burocratici derivanti dalla incapacità di bandire nei termini previsti il rinnovo dell’appalto che rende necessaria la effettuazione del servizio in regime di “proroga”; un vero disastro non c’è che dire…; suona come una beffa perciò, rileggere il programma e le promesse elettorali del centrosinistra nuorese dove, con enfasi e sicurezza, si parlava di sicuro abbattimento dei costi e, soprattutto, di salvaguardia dell’ambiente!
E’ ovvio, tuttavia, che oltre alla denuncia ed alla censura politica, ProgReS Nùgoro non starà certamente alla finestra in questa e nelle vicende che tutti i giorni si apriranno da qui alla fine del mandato politico per questa amministrazione di centrosinistra. Siamo già al lavoro per supportare i cittadini nuoresi nelle pratiche di ricorso volte a bloccare i termini di pagamento ed a ottenere il ricalcolo delle somme effettivamente dovute previa correzione degli errori di fatturazione; lo faremo da soli e/o con tutte le altre forze ed organizzazioni che vorranno condividere con noi di ProgReS le ragioni sopra richiamate e le azioni necessarie e socialmente giuste.
Per ProgReS Nùgoro sarà una parentesi della battaglia più generale che abbiamo intrapreso da tempo a fianco e dentro i Comitati civici dei cittadini sardi – sul problema dell’incenerimento dei rifiuti di Nuoro e provincia; e stiamo parlando ovviamente dell’Inceneritore di Tossilo (Macomer) e del suo imminente futuro.
Il 23 Settembre p.v. (quindi fra 20 gg. circa), scadono i termini per la presentazione al SAVI regionale delle osservazioni e deduzioni circa la costruzione di un nuovo Inceneritore che vada a sostituire l’impianto obsoleto di Tossilo a Macomer; non ripetiamo quanto ProgReS Progètu Republica ritenga da sempre tale ipotesi del tutto dannosa sotto ogni profilo sia di tipo socio-sanitario ed ambientale quanto dal punto di vista della compatibilità con le attività agricole e dell’allevamento del Marghine ed aree limitrofe; per non ripeterci infine sulla insensatezza circa la distruzione con l’incenerimento del residuo secco indifferenziato che, invece, sottoposto a trattamenti meccanici e di separazione “a freddo”, restituirebbero diverse materie prime “seconde” che, ulteriormente lavorate, protrebbero essere reimmesse nel ciclo produttivo con sicuri benefici dal punto di vista occupazionale ed addirittura con incremento di unità lavorative rispetto a quelle ad oggi impegnate nel processo dell’incenerimento.
ProgReS Nùgoro, sulla scorta dell’attività svolta in tal senso negli ultimi anni, sta già lavorando alla sintesi delle osservazioni di cui sopra e sarà certamente in campo per promuovere e partecipare con i Comitati ed i Cittadini del Marghine e della Sardegna tutta, alla battaglia per la salvaguardia e la protezione della salute, dell’ambiente e delle attività economiche che, la realizzazione del nuovo Inceneritore rischia di compromettere per altri 30 anni.

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