Con un report pubblicato sul sito www.indorama.net questo Venerdì 30 Gennaio, (leggi qui) la multinazionale thailandese Indorama, proprietaria assieme al gruppo Clivati della società Ottana Polimeri che produce(va) nel centro Sardegna, a Ottana, il pet per bottiglie di plastica, presenta le dichiarazioni previsionali e le strategie di business per il 2015.
Per quanto riguarda la strategia da seguire in Europa, nel documento, a pagina 29, si legge:
Rafforzare la competitività dei costi mantenendo la leadership di mercato
-Espansione di Rotterdam e Polonia
-Chiusura di Workington e Ottana
-Acquisizione di Artenius in Turchia
-Acquisizione di Impianto Polyplex PET in Turchia
Una strategia che parrebbe indicare quindi un disimpegno dal polo produttivo del Centro Sardegna, per puntare invece su un rinnovato impegno in Turchia e Polonia.
Lo stabilimento sardo, fermo da un anno con gli operai in cassa integrazione, sarebbe quindi fuori dagli interessi dell'azienda leader mondiale nella produzione del PET.
Una notizia che potrebbe confermare i timori più volte espressi dagli operai sardi, ancora testardamente in presidio davanti ai cancelli dello stabilimento da quasi 3 mesi.
Una strategia che, se confermata, motiverebbe con un “cessato interesse” il prolungato silenzio dei thailandesi in questi lunghi mesi di notizie contrastanti e di non risposte alle continue richieste da parte dei lavoratori di una convocazione della multinazionale al tavolo della Regione Sardegna.
Una notizia che rafforza tutte le preoccupazioni fin qui espresse dagli 88 cassaintegrati e che smorza le speranze di chi tentava di intravvedere una luce in fondo al tunnel.