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Macomer. Monte Muradu: sversamento percolato nella discarica, Ledda presenta un'interpellanza

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'interpellanza presentata dal Consigliere di Macomer Giuseppe Ledda riguardante la discarica di monte Muradu

Interpellanza sullo sversamento di percolato dalla discarica di monte Muradu.

"Nei giorni scorsi si è avuta notizia sulla stampa regionale di una rilevante fuoriuscita di percolato dalla discarica di Monte Muradu avvenuta diverse settimane fa in occasione di intense precipitazioni atmosferiche. Il liquido proveniente dal bacino della discarica si sarebbe riversato sui terreni di un’azienda confinante,  determinando l’inquinamento di terreni agricoli e originando l’intervento del corpo forestale di vigilanza ambientale e della Provincia di Nuoro e dell’ARPAS.

Ciò premesso, le rivolgo la presente interpellanza, per sollecitarla a riferire in Consiglio comunale sull’accaduto, sulle iniziative che eventualmente da Lei assunte nella veste di Sindaco e di autorità sanitaria locale  per verificare i fatti e limitare le conseguente negative sull’ambiente e per promuovere gli interventi volti ad evitare che simili accadimenti possano verificarsi in futuro.

Ritengo inoltre opportuna nella sede consiliare una verifica complessiva sull’attuale discarica, considerato che il progetto originario è stato stravolto rispetto alla sua dimensione originaria da continui ampliamenti - con l’estensione del perimetro della stessa e con l’innalzamento delle quote di abbancamento dei rifiuti – tanto che dalla voragine di una vecchia cava dismessa è sorta addirittura una nuova collina che mal si inserisce nel profilo orografico di monte Muradu.

Non si può ignorare che tutto ciò ha  aumentato considerevolmente il potenziale rischio ambientale connesso alla presenza della discarica nel territorio comunale, considerata la sua dislocazione a breve distanza dal centro abitato, dal rio Sadde, dal bacino idrico del Temo e da numerosi pozzi da cui viene attinta l’acqua potabile. Senza ovviamente dimenticare che la Città appare come stretta in una tenaglia,  sommandosi alla discarica posta a nord, la presenza e la vicinanza sul versante opposto dell’inceneritore di Tossilo.

Esiste in Città un diffuso malcontento e scetticismo sul fatto che la discarica da anni venga definita anche in occasione ufficiali pressoché esaurita e, nonostante ciò, prosegua l’attività di stoccaggio per ulteriori migliaia di tonnellate delle ceneri provenienti dall’inceneritore di Tossilo (che rappresentano circa un terzo dei rifiuti bruciati), per l’assenza di soluzioni alternative. I tentativi della Provincia e della Regione si trovare una localizzazione idonea per una nuova discarica si sono rivelati  infruttuosi per l’indisponibilità di altre amministrazioni comunali ad ospitarla e ciò è uno dei principali fattori, assieme alla considerevole riduzione del conferimento del rifiuto secco indifferenziato,  che priva dei presupposti essenziali  il progetto di costruzione del nuovo inceneritore.

Nel pregarla di iscrivere la presente ordinanza nell’ordine del giorno della prossima seduta del consiglio comunale, porgo cordiali saluti."

 

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