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BOLOTANA. Dal 73 al 59% in 3 anni: il declino della raccolta differenziata. Zente Noa chiede spiegazioni

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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Gruppo Zente Noa ( NON è un Pesce d'Aprile) riguardante l'analisi dei dati sulla raccolta differenziata nel Comune di Bolotana pubblicati dall'ARPAS. 

Recentemente da parte dell’ ARPAS sono stati pubblicati gli ultimi dati riferiti alla gestione dei rifiuti in Sardegna che testimoniano un evidente calo della percentuale della raccolta differenziata avutasi nel Comune di Bolotana. Dopo gli ottimi risultati raggiunti nell’ anno 2010 ha iniziato un progressivo declino che lo ha portato ad avere nel 2013 una percentuale del 59%, esattamente la stessa che si ebbe nel 2007, primo anno in cui la raccolta differenziata venne effettuata a pieno regime. Appare piuttosto singolare che il comune che nel 2010 risultò il più virtuoso dell’ isola tra quelli con più di 1000 abitanti abbia subìto nell’ arco di un triennio un calo di questa entità, soprattutto se consideriamo la crescita costante avutasi nel triennio precedente (2007-2010):
 

2007: 59,2%
2008: 60,7%
2009: 69,9%
2010: 73,3%
2011: 70,8%
2012: 65%
2013: 59%

Specifichiamo che dati sono pubblici e dunque accessibili a chiunque, ma abbiamo preferito risparmiare .al lettore questa non facilissima ricerca. Qualunque verifica può comunque essere effettuata scaricando i files PDF al seguente link:
http://www.sardegnaambiente.it/index.php?xsl=612&s=275141&v=2&c=4581&idsito=21

Una prima spiegazione razionale è facilmente individuabile: la  distrazione, il disinteresse o l’ incuria hanno avuto la meglio sul senso civico. Questa spiegazione, per quanto assolutamente plausibile, non ci convince tantissimo. Analizzando nel dettaglio i dati per tipologia di rifiuto emergono infatti alcune anomalie: in primo luogo, a fronte di una costante crescita nel tempo delle tonnellate di plastica conferite è presente un calo sia del vetro che della carta, e, se prendiamo a riferimento l’ annualità del 2010, il calo riguarda anche l’ umido. In altre parole: il senso civico sembra essere diventato via via di gusti sempre più raffinati, prediligendo curiosamente la plastica a scapito degli altri materiali.

La seconda anomalia che abbiamo rilevato, molto più forte, è invece relativa sia al ‘RAEE’ (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche come frigoriferi o altre apparecchiature fuori uso come lavatrici, computer) che agli ‘Altri materiali al recupero’ (legno e imballaggi in legno; ferro e acciaio; altri metalli; ingombranti al recupero o al trattamento; tessili, abbigliamento e imballaggi in materiale tessile; imballaggi misti) tipologie che non vengono raccolte tramite il porta a porta ma sono conferite al Centro Ecologico:  per entrambe tra il 2012 e il 2013 si è avuto un improvviso azzeramento del materiale conferito. E’ sufficiente un po’ di buonsenso per capire che questo è praticamente impossibile.
Sulla base di questi dati non è quindi difficile intuire che possa esserci un’ altra spiegazione per il calo della raccolta differenziata, anch’essa plausibile e razionale: semplicemente i dati sulla raccolta differenziata non sono totalmente veritieri. E’ utile a questo punto soffermarsi sul come questi vengano ottenuti.

Come specificato dell’ ARPAS nella nota metodologica i dati vengono trasmessi interamente dall’ impianto di conferimento (Tossilo, nel nostro caso). La procedura prevede che parallelamente il Comune invii per tramite della Provincia i dati  all’ ARPAS come controllo esterno. Per quanto riguarda il Comune di Bolotana l’ ARPAS fa notare che:

‘’Si rileva che nel 2013 le risposte ai questionari sono arrivate dal 94,4 % dei comuni, in lieve flessione rispetto al 2012, mentre le schede mancanti sono state pari a 21, fra cui quelle di alcuni comuni quali Bolotana, Torpé, Lodé, in provincia di Nuoro, Budoni (OT), Piscinas (CI) e Siliqua (CA) che non
avevano collaborato alla rilevazione neanche nel 2012
.’’

Il Comune di Bolotana ha pertanto rinunciato ad esercitare il controllo che gli spettava di diritto, non si sa bene per quale motivo. Si sa invece che questa decisione ha fatto in modo che i dati comunicati dall’ impianto di Tossilo non siano sindacabili in alcun modo.

Quanto fin qui riportato potrebbe a prima vista sembrare un argomento di interesse esclusivo di qualche appassionato di statistica o al limite di qualche ambientalista mai domo.

Per i più pragmatici va specificato che il  non raggiungimento della soglia del 65% fa sì che non si acceda alla premialità prevista dalla Regione Sardegna: una diminuzione del 10% sulle tariffe, più un ulteriore 30% per i comuni che conferiscono i propri rifiuti agli impianti di Tossilo o Macchiareddu.

Il danno economico dovuto al calo percentuale è quindi doppio: oltre al maggior costo dovuto al tonnellaggio di rifiuto secco conferito c’è anche la mancata diminuzione dovuta al non raggiungimento della premialità. I risparmi ottenuti grazie alla premialità, stimabili attorno ai 30000 euro, sarebbero naturalmente stati di enorme utilità per la diminuzione delle tariffe TARI dello scorso anno.

Invitiamo pertanto il signor Sindaco e la Giunta ad attivarsi immediatamente sia per far esercitare al Comune di Bolotana il proprio diritto di controllo, sia per verificare  eventuali responsabilità riguardanti la possibile alterazione dei dati. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare nella mozione sulla TARI che da oltre un mese attende di essere discussa in sede consiliare, ogni sforzo deve essere effettuato al fine di massimizzare l’ abbattimento delle tariffe TARI nel biennio 2015-2016.

Questo vuole essere il nostro contributo.
 

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