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Bolotana. Tari 2015: ecco l'operazione dell'Amministrazione per risolvere il pasticcio del 2014. Il nostro servizio video

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BOLOTANA. Si è tenuto ieri l'atteso Consiglio Comunale nel quale è stata presentata l'operazione studiata in questi mesi dall'Amministrazione per risolvere il problema delle bollette pazze della TARI 2014.

La Questione TARI aveva portato, nel Dicembre scorso, alla rivolta dei commercianti bolotanesi e alla riconsegna delle bollette ritenute inaccettabili, sfociando infine nelle dimissioni, poi rientrate, del Sindaco Manconi

Il compito di esporre i risultati raggiunti dopo lunghi mesi di studio è assegnato alla Dottoressa Francesca Tedeschi, Segretaria Comunale e, provvisoriamente, Responsabile del Servizio Tributi vista la prolungata assenza della Dottoressa Nives Nurra, Titolare del Servizio.

Abbiamo fatto un rigoroso riscontro tra quanto dichiarato dalla ditta Ciclat e quanto effettivamente il Comune di Bolotana ha liquidato per lo scorso anno : sono 327 mila euro i costi pagati nel 2014”- spiega la Dottoressa nella sua relazione, anticipando l'esistenza del “differenziale positivo”

Queste, in sintesi, le modalità d'intervento illustrate:

- riduzione del Piano Finanziario della TARI di circa 80 mila euro rispetto allo scorso anno, reso possibile con la decurtazione del Contributo MIUR e del Differenziale Positivo (maggior bollettato). Il nuovo Piano Finanziario 2015 è di 311.486 Euro;

- nei nuovi calcoli, per  tutte le utenze, domestiche e non domestiche, sono state applicati i coefficienti nella loro misura MINIMA;

- per le categorie particolarmente vessate nel 2014 (alberghi con  ristoranti, negozi di abbigliamento,calzature, cartolerie, ferramenta, ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, caffetteria e pasticcerie, supermercati, pane e pasta e genere alimentari, ortofrutta, fiori e piante e pizzerie al taglio), sono state concesse delle Agevolazioni socio-economiche tali da abbattere del 95% la bollettazione 2015.

- per le categorie quali bar e ristoranti, colpite in modo particolare dalla Tari 2014, si è deciso inoltre di derogare al “metodo normalizzato” e si è ridotto di un ulteriore 50% lo stesso coefficiente minimo.

 

Rispetto a questo Piano, i costi complessivi sono così ripartiti:

- i costi fissi ( 69.991 Euro) sono a carico delle utenze domestiche per il 91% e per il 9% alle utenze non domestiche;

- i costi variabili ( 241.494 Euro ) sono a carico delle utenze domestiche per il 68%, delle utenze non domestiche per il 32 %.

L'obiettivo, nella sostanza, era quello di “ristabilire il principio di equità, sanando dunque l'iniquità dovuta alla tariffazione del 2014 - ha precisato la Segretaria, indicando dunque anche la giustificazione giuridica dell'operazione - Il nuovo metodo utilizzato per stabilire le tariffe - ha concluso -  a prescindere da qualsiasi agevolazione, ha consentito di avere una percentuale di variazione tra 2014 e 2015 col segno MENO per tutte le utenze, comprese quelle domestiche”.


A rispondere alle osservazioni del Consigliere Saba, dichiaratosi contrario all'utilizzo di fondi di Bilancio per la copertura dell'operazione ( circa 43 mila Euro) è stata l'ex Assessora Maria Elena Motzo: “La copertura delle agevolazioni non arriva esattamente dai fondi di bilancio ma dagli introiti del contributo Conai non ancora incassati dal Comune. Il piano finanziario 2015 invece – spiega - viene ridotto detraendo il cosiddetto “differenziale positivo” ( si detraggono cioè dal piano le somme che sono state “bollettate” in più nell'anno finanziario precedente)”.

A questo vanno  aggiunti i circa 13 mila euro a carico dell'Ente relativi ai circa 5.000  metri quadri di superficie tassabile degli stabili comunali.

Un intervento, quello messo in campo dall'Amministrazione Manconi, decisamente complesso e articolato, che ha incassato il parere positivo dei Consiglieri di Minoranza Tanchis e Bussa, che hanno votato a favore per l'approvazione delle nuove tariffe.

L'unico a non essere convinto della bontà dell'operazione rimane il Consigliere Saba, che ha nei suoi interventi insistito sulla questione  dell'appalto Ciclat e in particolare sui famosi 64 mila Euro di spazzamento e lavaggio strade: “mi aspettavo una riformulazione dei costi di servizi. Sono totalmente in dissenso con questa manovra - ha dichiarato – dal 2012 continuiamo a pagare i costi aggiuntivi”.

A rispondere questa volta è il Sindaco Manconi: “ quei costi non si possono togliere. C'è stato un cattivo controllo del servizio, questo è vero. Ma non  c'è niente di illegittimo: è un accordo preso tra Responsabile del Servizio Tecnico e la Ciclat nel 2009, nel quale si erano stabiliti anche i servizi aggiuntivi”.

Esempi di applicazione TARI 2015 :

Categoria "Negozio di abbigliamento": nel 2014 pagava 1.338 Euro. A tributo non agevolato nel 2015 avrebbe dovuto pagare 1.196 Euro. Pagherà invece col tributo agevolato circa 59 Euro per il 2015.


Categoria "Bar": nel 2014 pagava 1.438 Euro; dovrebbe pagare col  tributo non agevolato 607 Euro per il 2015. Pagherà invece, vista la detrazione del 95%, 30 euro per il 2015.

Di seguito, nel nostro servizio video, le dichiarazioni del Sindaco e della minoranza dopo il lungo Consiglio

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