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Di Ippica, Politica e Svuotamenti: cosa sta succedendo a Tanca Regia?

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TANCA REGIA. Un mondo dal fascino indiscusso, che affonda le radici nella storia e nelle tradizioni dell'Isola e che muove appassionati e specialisti del settore, motivo di vanto ma anche, talvolta, buco nero dal quale non si vede uno spiraglio di luce: è l'universo del Cavallo in Sardegna, che sembra proprio rimandare la proiezione nitida delle vicissitudini e delle improbabili decisioni che da decenni determinano il Non-Sviluppo di questa terra meravigliosa al Centro del Mediterraneo che è la nostra.

Questa volta è il Settore Ippico a fare da cartina di tornasole, e lo fa mettendo in mostra, platealmente, l'incomprensibile: stiamo parlando di Tanca Regia, la storica struttura di Abbasanta con la duplice funzione di garantire le attività agonistiche legate all'allevamento del cavallo sportivo e di tutelare le principali razze equine della Sardegna.

Un centro d'importanza strategica, cuore pubblico dell'Ippica Isolana, rilanciata qualche anno fa con un progetto che aveva portato alla riattivazione del Centro di Addestramento e all'assunzione, attraverso lo strumento delle Borse di Studio, di veterinari e tecnici specializzati e che oggi si ritrova invece travolta da un'operazione di svuotamento e depauperamento di difficile comprensione se non nell'ottica dell'affossamento controllato di quella esperienza: chiuso il centro di addestramento, mandati a casa i lavoratori, carenza di finanziamenti e assenza di un progetto a lungo termine.

Restano i puledri al pascolo, solo questo, in una struttura che è stata il fiore all'occhiello dell'isola, un tempo grande stazione di monta governativa, teatro della valorizzazione della versatile razza anglo-araba e palestra per l'addestramento agonistico dei suoi esemplari. E si perdono le professionalità, le occasioni di crescita e il filo della continuità che è anche, chiaramente, sinonimo di qualità.

Ma perché si è arrivati a questo punto?

La struttura di Tanca Regia è gestita oggi dall'Agris, l'Agenzia di Ricerca in Agricoltura della Regione Sardegna: un approdo al quale si è giunti dopo un disarticolato girovagare tra diverse agenzie regionali, ultima delle quali Laore, alle quali sostanzialmente il comparto ippico è stato di volta in volta accorpato dopo la soppressione dell'Istituto per l'Incremento Ippico avvenuta una decina di anni fa.

Un percorso che ha probabilmente contribuito a disgregare sempre di più quella che avrebbe dovuto e potuto essere una progettualità seria mirata allo sviluppo del settore ippico sardo e le cui responsabilità non possono che essere ricondotte sul piano della Politica Regionale che si è susseguita negli anni.

E che si tratti di pura incapacità o di mirata volontà, il risultato purtroppo non cambia.

L'affossamento di Tanca Regia ha, per esempio, come diretta conseguenza l'assenza degli esemplari della struttura all'appuntamento di Nizza (dove si rappresentava, con l'anglo-arabo, l'Italia), così come a Verona e alla Grande Semaine di Pompadour: appuntamenti internazionali di altissimo livello, nei quali la Sardegna ha brillato fino allo scorso anno ( e dove viene considerata una delle “nazioni del Cavallo Europeo” ) e ai quali ora, invece, si rinuncia, nonostante gli ancora freschi toni trionfalistici e le dichiarazioni d'entusiasmo giunte da più parti dopo l'ottimo risultato incassato nel 2015.

Ancora, risale solo allo scorso anno questa dichiarazione dell'Assessora all'Agricoltura Elisabetta Falchi, resa proprio a Tanca Regia:

"Questo settore è una risorsa economica integrata nel sistema agricolo, turistico, ambientale che nonostante la crisi degli ultimi anni e i continui tagli di risorse destinati a favorire le attività di allevamento, permette alla Sardegna di essere ancora oggi leader nazionale nella produzione di cavalli da sella. Come Giunta Regionale riteniamo strategico il rilancio del comparto ippico ed equestre sardo e per questo abbiamo stanziato un milione di euro l’anno per il triennio 2015-2017".

Dove siano impegnati quei finanziamenti ( e con che formula ) e quale sia l'importanza, l'attenzione e la progettazione intelligente realmente riservata all'allevamento del cavallo in Sardegna e alla tutela delle sue razze autoctone rimane una questione sospesa a mezz'aria nell'ampio spazio che divide ed allontana inesorabilmente le dichiarazioni ufficiali da quelle che sono invece le realtà di fatto.

Qualche novità potrebbe forse arrivare dal Consiglio Regionale, dove è allo studio la proposta di legge per la riorganizzazione del Settore Ippico, presentata dai Consiglieri Gaetano Ledda e Fabrizio Anedda e che, in sintesi, propone l'istituzione di una agenzia autonoma ( quindi sganciata dall'Agris ) che si occupi in modo esclusivo del settore in questione.

In attesa dei lunghi tempi della politica, la struttura pubblica di Tanca Regia da Marzo di quest'anno ha sostanzialmente abdicato al suo ruolo e, nel disinteresse generale, è stata svuotata di senso ed esclusa da una visione più ampia di Sardegna che in effetti, a guardar bene, appare davvero molto nebulosa.

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