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Gestione dei Beni Museali di Macomer: 3 Rinvii a Giudizio per Turbativa del Procedimento

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MACOMER. Era il Luglio del 2015 quando l'inchiesta della Procura di Oristano denominata “Hazzard” creò un vero e proprio terremoto politico nel Marghine, con l'arresto dell'allora Sindaco di Borore Tore Ghisu e dell'ex Sindaco di Noragugume Michele Corda, accusati di essere i personaggi chiave di un sistema di potere che, attraverso l'affidamento di appalti e incarichi professionali di varia natura, avrebbe governato una parte di territorio.

Un'inchiesta che a sua volta aveva mosso i suoi passi da un altro filone d'indagine, quello relativo alla gestione dei Beni Museali di Macomer e del Museo del Pane di Borore: tutto iniziò con una querela presentata da Sergio Muroni ( Presidente della Fondazione di Partecipazione denominata Promotea ), il quale accusava di calunnia la dottoressa Isabelle Paschina, che attraverso un post su Facebook aveva espresso dei dubbi sulle modalità di affidamento della gestione del Sistema Museale Macomerese.

Una querela, scrive il Sostituto Procuratore Armando Mammone nella Richiesta di Rinvio a Giudizio, che Muroni presenta alla Procura nonostante sia consapevole dell'innocenza della Paschina: “Fatto aggravato per essere stato commesso al fine di assicurare agli autori l'impunità per il reato”.

E il reato contestato è proprio quello di “turbativa del procedimento per la scelta del contraente con cui affidare la gestione dei beni museali del comune di Macomer (c.d. SIMM), al fine di assicurare a Rossana MURONI, che ne aveva in precedenza la gestione attraverso la società ESEDRA, di continuare a percepire i contributi pubblici erogati per la cura dei beni culturali al predetto Comune”, per il quale sono stati Rinviati a Giudizio Rossana Muroni, (sorella di Sergio Muroni) e Roberto Concas.

A quest'ultimo, il Comune di Macomer aveva assegnato l'incarico di redigere un progetto per la gestione integrata dei beni museali e culturali: avrebbe indicato, quale soluzione ideale, quella dell’attribuzione delle funzioni di gestione ad una “fondazione i partecipazione” alla quale avrebbe dovuto aderire l’ente locale. Una soluzione che, secondo l'accusa, sarebbe stata suggerita a Concas dalla stessa Muroni in accordo e con la mediazione dell'allora Assessore alla Cultura Giovanni Biccai ( stralciato dall'inchiesta in quanto deceduto), che avrebbe portato la Giunta Comunale ad indirizzare gli uffici dipendenti per l’adozione di tale sistema di gestione.

Rossana Muroni, sempre secondo l'accusa, avrebbe quindi costituito a tale scopo la fondazione di partecipazione “PROMOTEA”, composta da familiari e presieduta dal  fratello Sergio, alla quale poi aderì il Comune di Macomer, trasferendo in comodato il proprio patrimonio immobiliare.

Da queste accuse i 3 imputati dovranno difendersi: il Giudice ha fissato per il prossimo 17 Ottobre la data dell'Udienza Preliminare, che si svolgerà presso il Tribunale di Oristano.

Le parti offese sono, per il reato di Turbativa del Procedimento, il Comune di Macomer, per il reato di calunnia la dottoressa Isabelle Paschina

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