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La Chimica Verde ad Ottana? "Non c'è nessun progetto" : il documento della Cgil sullo stallo industriale della Piana

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La situazione della zona industriale di Ottana è arrivata ad un punto di svolta. Oltre due anni di fermata produttiva per la produzione Pet di Ottana Polimeri, un anno per la Centrale Ottana Energia.

Gli ammortizzatori che scadono ad Aprile per la centrale e a Settembre per la Chimica sono un dramma e un appuntamento cruciale. Ma il destino di tanti lavoratori si gioca entro un mese.

Siamo ancora testardamente convinti che i progetti di investimento per una centrale a gas e la chimica del Pet si possano realizzare e sosteniamo la azione della regione per far ripartire il sito.

Riteniamo urgente un incontro organizzato dalla regione alla presenza di impresa e parti sociali, che possa chiarire lo stato dell’arte e confermare i progetti di rilancio produttivo.

Il progetto di ripristino della filiera del Pet in Sardegna è sostenibile economicamente e può portare grandi vantaggi a livello sociale, con i corposi investimenti previsti .

Respingiamo con forza la falsa contrapposizione tra chimica tradizionale e chimica verde.

Falsa perché, a fronte di un progetto concreto e di una compagine imprenditoriale disponibile a realizzare il rilancio della filiera del Pet, si contrappone la mancanza di un progetto e di imprenditori disposti a investire sulla chimica verde ad Ottana. Siamo pronti ed entusiasti di valutare eventuali novità in quel senso, ma purtroppo non ne siamo a conoscenza. Se qualcuno ha disponibili progetto e imprenditore per la chimica verde si faccia avanti.

Riteniamo che nuove iniziative che guardino al futuro della chimica verde a Ottana si possano intraprendere solo a fabbrica aperta e impianti in moto. A Ottana si può e si deve fare ricerca e sperimentazione sia sul Pet che sulle nuove tecnologie cosiddette “bio”.

E’ ovvio e scontato che le attività industriali debbano rispondere ai parametri di impatto ambientale previsti dalle normative, nel modo più rigoroso. Apprezziamo e sosteniamo inoltre quanto la Amministrazione di Ottana sta facendo sul tema delle bonifiche. Però nessuna illusione che le bonifiche possano creare lavoro stabile e in modo consistente, non possono essere una alternativa alle attività produttive.

Il dramma sociale che il nostro territorio sta vivendo merita una risposta forte da parte delle istituzioni e della politica, regionale e nazionale. Aspettiamo una visita nel nostro territorio da parte di esponenti del governo nazionale, come avvenuto in altre aree di crisi, per prendere coscienza della gravità della situazione in cui versa il centro Sardegna, e le conseguenti azioni di contrasto per dare un futuro ai lavoratori che hanno perso o che stanno per perdere il loro lavoro e alle giovani generazioni che sarebbero costrette alla emarginazione o alla emigrazione di massa.

La vicenda del territorio nuorese escluso dagli investimenti per il trasporto su ferro e la fermata della ferrovia Nuoro Macomer sono un clamoroso esempio di una politica e di istituzioni che hanno dimenticato un’area disagiata e maltrattata come la nostra.

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