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Scrivere o Non Scrivere : il peso dei Fatti e quello del Racconto

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Dopo la pubblicazione del nostro articolo che dava conto della denuncia da parte di un gruppo di genitori rispetto alle condizioni della Mensa Scolastica di Bolotana, in paese è scoppiato un vero e proprio putiferio.

La mattina successiva alla pubblicazione del pezzo incriminato, l'Amministrazione Bolotanese guidata dal Sindaco Francesco Manconi si è recata in visita presso il plesso scolastico di Via Mazzini: una nota positiva, visto che nella stessa mattinata un operaio comunale è intervenuto per aggiustare le tapparelle rotte della sala mensa e spurgare i termosifoni.

Nella stessa serata (Venerdì 27 Gennaio) giungeva alla nostra Redazione la nota del Sindaco Manconi, il quale ci metteva al corrente di ritenere il nostro metodo d'informazione intollerabile, che tende a mettere alla berlina le Istituzioni e a falsificare la realtà”, informandoci che risponderemo del nostro operato nelle sedi competenti.

Una notizia che abbiamo recepito con una certa serenità : sarà l'occasione per dimostrare che il nostro portale non ha mai pubblicato notizie false.

Per questa ragione avevamo deciso di non rispondere in questa sede ( riservandoci di farlo in quella legale, che a questo punto riteniamo più appropriata) all'ennesimo tentativo del Sindaco Manconi di screditare il nostro lavoro e di trascinarci dentro la contesa politica cittadina, della quale siamo e vogliamo continuare ad essere solo osservatori.

Oggi la Cooperativa Progetto H di Macomer (che gestisce il servizio mensa a Bolotana) ci ha inviato una nota stampa nella quale precisa che “dall’inizio dell’anno scolastico ad oggi tutte le diete speciali segnalate sono state regolarmente somministrate e che non è pervenuta alla Cooperativa ne’ tantomeno al nostro personale nessuna segnalazione o reclamo scritto o verbale da parte dei genitori, degli insegnanti, del referente del Comune di Bolotana” e che “quanto è stato riportato (nonostante l’uso del condizionale) è a nostro dire lesivo dell’immagine della Cooperativa stessa e della professionalità del personale impiegato”.

Capiamo ovviamente la posizione della Cooperativa, ma siamo costretti a ribadire che quanto riportato nel nostro articolo registra fatti che possono essere facilmente riscontrati e dei quali, secondo quanto ci risulta, in molti sono a conoscenza.

Nel quadro generale, ci pare invece di poter annotare che i fatti, seppur noti, non rappresentino più il fulcro delle questioni : sembra essere il racconto a far scattare un imput che dovrebbe, forse, emergere semplicemente nell'ordinaria amministrazione.

Scrivere o non scrivere assume allora un peso differente: se da una parte vi è una sorta di dovere morale che spinge a raccontare ciò che accade e ciò che è, rifiutando l'idea di distogliere lo sguardo, dall'altra può risultare davvero logorante questa sorta di intimidazione continua che sembra correre su una falsa linea del “politicamente corretto” per annebbiare ciò che è il nocciolo unico dell'informazione, i Fatti, che si vorrebbe forse dissolvere nella eterna contesa tra opinioni e pareri opposti.

Forse anche per questa deriva ( in senso generale) dell'informazione, il crollo delle vendite dei quotidiani è inarrestabile nel paese Italia.

Nel nostro piccolo, piccolissimo spazio, abbiamo cercato di costruire qualcosa di diverso, cercando di dare ai fatti lo spazio che meritano, quello principale, e dedicando in Home Page un relativo e separato contenitore per gli interventi di tutti coloro che vogliono partecipare: si chiama “Spazio Aperto” ed è a disposizione per ospitare il contributo di tutti.

 

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