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Rete Sprar : Sindia vota all'unanimità per l'Adesione. Ora manca solo il Comune di Bolotana

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Un voto all'unanimità quello espresso nella serata di ieri dal Consiglio Comunale di Sindia, che ha deciso di aderire alla Rete Sprar per l'accoglienza dei Migranti.

Si completa così, con l'unica eccezione di Bolotana, il quadro all'interno dell'Unione dei Comuni del Marghine rispetto al complesso tema che, in perenne emergenza, bussa alle porte di tutti i paesi della Sardegna.

Sono 6 dunque ( Macomer, Birori, Borore, Bortigali, Silanus e Sindia) le Amministrazioni del Marghine che hanno scelto di governare, nel proprio piccolo, il fenomeno di portata epocale che interroga da anni la politica nazionale e, in particolar modo in questi giorni di frenetiche trattative, quella Europea, da sempre cieca e distante rispetto ad una gestione che, a prescindere da come la si pensi, determinerà le sorti di quel vecchio continente ancora in bilico tra chiusure conservatrici e rigurgiti nazionalisti da una parte e la sfida all'apertura rispetto alla complessità di un mondo interconnesso e sempre più piccolo dall'altra.

Con un ritardo che da il polso delle difficoltà decisionali in capo alle Amministrazioni ( basti pensare che nel territorio del Marghine il tema si era aperto concretamente 2 anni fa, quando arrivò la notizia dell'intenzione, poi sfumata per l'inadeguatezza della struttura, di collocare 400 migranti presso il Carcere di Macomer – vi rimandiamo al nostro articolo di allora, con tanto di interviste video ai Sindaci del territorio) e con una frattura interna ai 10 Comuni che compongono l'Unione Marghine (Lei, Dualchi e Noragugume non hanno aderito alla Rete Sprar), il territorio si prepara a progettare una microaccoglienza che, in base alla normativa vigente in materia, dovrebbe evitare l'arrivo di grossi gruppi di persone accolti in grandi strutture private ( i cosiddetti CAS) “imposti” direttamente dalle Prefetture per gestire il boom estivo dei flussi e difficilmente controllabili dalle istituzioni locali.

Rimane ora da vedere cosa deciderà il paese di Bolotana, unico Comune a non aver ancora espresso una posizione sul tema: se l'ex Sindaco Francesco Manconi aveva, in sede di Unione dei Comuni, espresso una posizione favorevole all'adesione ( ed espresso anche preoccupazione per le differenti decisioni di alcune Amministrazioni che determinavano una mancata unità territoriale), la nuova Prima Cittadina Annalisa Motzo ha scelto invece di delegare la decisione direttamente alla sua comunità.

Dopo un primo incontro informativo, la notizia è che l'Amministrazione bolotanese sta organizzando un secondo incontro aperto alla popolazione: resta ancora da capire se sarà quella la sede decisionale o se si opterà per una vera e propria consultazione popolare.

Nonostante l'adesione della Città di Macomer alla Rete Sprar però, come sappiamo, è in corso una trattativa tra Stato, Regione e Comune per l'apertura di un Centro di Permanenza per i Rimpatri presso l'ex Carcere di Macomer, dopo la ferrea opposizione di Iglesias : una notizia questa che sta facendo storcere il naso a molti ma che non può essere ascritta ad una imposizione statale classicamente intesa, in quanto “la trattativa” fa intuire una disponibilità di tutte le parti in causa, compreso il Comune di Macomer, che per voce del suo Sindaco ha già chiarito che l'apertura a questa possibilità regge solo a patto dell'esclusione del territorio per quel che riguarda i Centri di Accoglienza Straordinaria.

Una precisazione, quella del Sindaco Succu, che fa emergere plasticamente quel timore avanzato da più parti, ossia che l'adesione allo Sprar, e quindi l'attivazione della relativa Clausola di Salvaguardia, in realtà non metta completamente al riparo i territori dall'apertura dei Centri di Accoglienza Straordinaria. 

 

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