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Fashion Week di Milano dedicata alla moda femminile: Macomer partecipa con Barbara Pala e Silvio Betterelli

a cura della Redazione
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Quattro imprese sarde della moda femminile, Barbara Pala di Macomer, Pretziada Boot di Santadi, Quattromani di Cagliari e Silvio Betterelli di Macomer con attività a Milano, esporranno le loro produzioni al “White” di Milano, durante la Fashion Week in programma dal 23 al 26 febbraio nella Capitale meneghina, che vedrà la partecipazione di oltre 30mila top buyer provenienti da tutto il Mondo.

Grazie alla collaborazione tra Confartigianato Imprese Sardegna e la talent scout della moda e giornalista Michela Zio, direttore artistico di ConfExport, quello che emergerà a Milano, sarà un panorama inedito ma di eccellenza per il comparto sardo: infatti sarà la prima volta che un numero così consistente di stilisti provenienti dalla Sardegna, avrà la possibilità di presentare le proprie creazioni a una platea di acquirenti così ampia e qualificata.

La novità arriva dopo il successo di partecipazione agli “Stati generali della Moda”, iniziativa organizzata da Confartigianato Imprese Sardegna a novembre a Cagliari, da parte di stilisti, sarti, produttori e designer di abiti, calzature, occhiali, gioielli e accessori d’abbigliamento provenienti da tutta la Sardegna, oltre che degli addetti e dei giornalisti del settore.

E di quanto questo settore sia importante per lo sviluppo della Sardegna, lo dimostra l’attenzione che stanno ponendo gli Assessorati dell’Artigianato e dell’Industria: si sta lavorando per le azioni sull’internazionalizzazione che supporteranno le imprese, ovvero artigiani, designer e tutto il mondo della produzione, nel mettere insieme domanda e offerta, per conoscere meglio le quote di mercato e far conoscere le nostre aziende.

WHITE è il più importante salone della moda donna in Italia – afferma Stefano Mameli, Segretario Regionale di Confartigianato Imprese Sardegna per questo, grazie all’attività svolta dalla nostra Associazione, a livello nazionale e sardo, e grazie alle iniziative che mettono al centro le piccole e medie aziende del settore, anche quelle sarde potranno far conoscere la loro qualità a un’importante platea di compratori, giornalisti e manager”.

Barbara Pala di Macomer (NU), Pretziada Boot di Santadi (CI) e Quattromani di Cagliari saranno ospiti in via Tortona al’“It's Time to South”, iniziativa di “White” e ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nata per scoprire, valorizzare e promuovere i nuovi talenti del Made in Italy provenienti dalle regioni del Meridione d’Italia, supportandoli nella loro corsa verso i mercati esteri.

L’atelier Silvio Betterelli, stilista di Macomer con attività a Milano, con un design mix di couture e pret a porter, sarà invece presente al “White Studio”, presso la Foresteria Ansaldo, scenario per brand di abbigliamento sportswear e casualwear e accessori dal carattere smart, che danno vita a uno stile attivo e dinamico.

Attraverso una selezione di rinomate aziende del made in Italy, realizzata da White e Confartigianato Imprese, nell’ambito del progetto MIAC-Moda Italiana Aziende Contemporary, verrà presentato il meglio del know-how italiano.

I PROTAGONISTI del MARGHINE: Barbara Pala e Silvio Betterelli 

La designer macomerese Barbara Pala, la cui collezione nasce dalla collaborazione con la socia storica Antonella Tedde dell’atelier “LabPLATDD” di Macomer, da cui continueranno a uscire linee di artigianato artistico firmate da entrambe, presenterà “Roots 2.0”, un percorso creativo e di crescita. 

Una presa di coscienza di se, delle mie origini e di come tutte queste suggestioni si trasfigurino in forme, volumi e immagini contemporanee di semplice lettura, anche per chi fa parte di altre culture – afferma la Pala - la mia terra, la Sardegna, è una fonte inesauribile di ispirazione. È da qui che tutto nasce, entra dentro, sedimenta e una volta maturato genera tutto ciò che creo. Tutto Made in Italy, dal design al tessile, con una forte attenzione al dettaglio e alla qualità. La collezione è composta da 19 pezzi e si suddivide in due famiglie merceologiche, 100% lana Tasmania e 100% cotone. Un’anima minimal sia nella scelta dei tessuti che nei colori, tutto è infatti bianco e nero. Per distinguersi dalla massa non abbiamo bisogno di molto. Una gonna lunga, un pantalone Capri e un bermuda. I volumi sono ampi, la linea morbida, modelli che prendono vita dall’abito tradizionale sardo da uomo. Un abito lungo asimmetrico e un gilet destrutturato.  Tutto 100% lana Tasmania Made in Italy. Le camicie sono quindici, tutte in 100% cotone. Anche qui i modelli si sviluppano in ampi volumi sempre presi sia dall’abito tradizione (uomo e donna) sia dall’arte scultorea minimale di Costantino Nivola, celebre artista degli anni ‘50/‘’60 originario dell’isola. Rifiniture classiche che lasciano spazio al taglio vivo e fili delle lavorazioni che diventano motivo decorativo e di carattere. Plastron classici e giochi di trasparenze, doppi colli e alti polsi. Silhouettes plastiche e ampie. Unico tocco di colore tra il bianco e il nero, il rosso rubino dei bottoni. Camicia è la parola chiave che caratterizza l’intera collezione firmata “Barbara Pala””.

Barbara Pala è una fashion designer e un’artista. 

Ha una natura creativa poliedrica per questo i suoi interessi e i suoi lavori non hanno confini tra arte e moda.  Ha dato vita ad una linea di illustrazioni con il marchio “LeMieDonnineTristi” con il quale produce oggetti di vario genere come stampe, sia su carta che su tessile e t-shirt.

Lavora come art director freelance e collabora con diversi artigiani per la produzioni di alcuni prodotti come borse e collane tessili. 

Interpreta la tradizione con suggestive soluzioni stilistiche, contemporanee ed evocative di identità allo stesso tempo, mettendo al centro di tutto questo la figura femminile. Le suggestioni s’intrecciano, le ibridazioni si moltiplicano, le iconografie vengono indagate e ricontestualizzate in termini di design concettuale: dal bottone sardo appeso al filato di cotone, alle uova in ceramica simbolo di femminilità e fecondità che utilizza per le sue collane tessili.

Nel 2013 ha fondato, assieme alla modellista-confezionista Antonella Tedde, il marchio LabPLATDD che produce principalmente prodotti tessili di artigianato artistico per abitazioni e strutture ricettive, accessori donna  e pezzi unici.

Dal 2017 disegna una linea di abbigliamento donna pret-à-porter che porta il suo nome. E’ un progetto che porta avanti dal tempo della scuola e che ha maturato negli anni fino ad oggi raggiungendo un risultato stilistico che rielabora i capi dell’abbigliamento tradizionale di origine, la Sardegna, in chiave moderna affinché possa essere letto anche da chi non fa parte della sua stessa cultura. Il suo linguaggio ha come alfabeto l’arte della sua terra, i volumi e le forme prendono ispirazione dal mondo artistico dello scultore Costantino Nivola.

E’ un lavoro in continua evoluzione che si rinnova senza perdere mai le sue origini. Ama i materiali naturali e lavora con aziende che portano avanti produzioni eticamente compatibili con l’ambiente. 

Il punto di forza delle sue collezioni è la “camicia”, capo che non deve mai mancare nell’armadio sia di una donna che di un uomo. E’ uno degli indumenti più antichi, il suo utilizzo è noto dalla notte dei tempi e tutt’ora è un elemento sempre presente nella vita di tutti i giorni.

Indossare un abito indica l’appartenenza a qualcosa, ad uno stile di vita e di pensiero, le sue collezioni indicano uno stile preciso, un prodotto moda che bilancia portabilità e creatività. I capi sono interamente made in Italy, dal tessuto alla realizzazione. 

E’ sardo di Macomer, con studi in Design tessile a Sassari, il 38enne Silvio Betterelli, uno dei talenti emergenti più proficui e attivi nel campo della moda italiana. Il suo background nel design artistico in ciascuna delle sue collezioni dove materiali esclusivi e innovativi, frutto di una ricerca tecnologica, si fondono con l'eccellenza della manifattura artigianale.

Il suo lavoro spazia fra arte, moda e design non dimenticando mai le sue origini. Forse per questo che a lui la donna piace vestita di nero, come le signore dell’entroterra della sua isola.

In occasione del prossimo WHITE, Bettereli presenterà una selezione di cappotti per l'autunno inverno 2018 realizzati in Puglia dalla SPS manifatture con la tecnica della ribattitura a mano double e semidouble e con l'utilizzo delle pregiate lane di Loro Piana. Preziosi ricami tridimensionali arricchiscono le lane di Alpaca, motivi floreali insieme a un microcosmo di insetti e piante carnivore si mescolano per dare luogo a visioni di una natura surreale e immaginifica. La rigorosa lavorazione Made in Italy, la ricerca, la sperimentazione su tessuti, lavorazioni e costruzioni dei capi caratterizzano il lavoro di ricerca del designer, sempre proiettato in un connubio tra artigianato, sartorialita' contemporanea e industria.

Per Betterelli “il lavoro del designer è un mix di couture e pret a porter; alle collezioni di stagione vengono affiancati pezzi “seasonless” che durante l'arco dell'anno sono a disposizione presso l’atelier Milanese per le clienti private e le boutiques che vogliono acquistarli personalizzando e ordinando i diversi pezzi e le loro varianti in edizioni limitate o pezzi unici”.

Il designer, da 17 anni vive e lavora a Milano, dove ha continuato gli studi in fashion and textiles design. Analogo il percorso di studi, fine art and textiles design, lo ha sviluppato in Inghilterra alla University of Plimouth.

Nel 2004 ancora studente, è invitato a sfilare con una sua collezione durante l'Altamoda Romana, per tre stagioni consecutive.

Dopo il premio speciale della giuria al Who's Next di Vogue Italia e Altaroma, nel 2009 Esordisce Presentando per 4 anni la sua omonima etichetta prodotta da SpS manifatture in calendario ufficiale a Milano Moda Donna

Tra le varie collaborazioni dal 2007 al 2009 Silvio co- firma una capsule collection di accessori limited edition, per conto della Fondazione Furla e Penny Black gruppo Max Mara

Nel 2009 ha partecipato con una sala a lui dedicata alla mostra La Sardegna veste la moda, allestita nelle sale di Palazzo Pitti, a Firenze ospite con Antonio Marras e Angelo Figus.

Dal 2014 segue in qualità' di direttore dipartimento moda il neonato progetto B.E.S.T di Cittadell'arte fondazione Pistoletto a Biella per promuovere il lavoro di giovani fashion designer attraverso work shop, short courses e residenze d'artista per fashion designer interessati alla moda sostenibile.

Nel Novembre 2015 alcuni abiti firmati Silvio Betterelli, fanno parte della mostra alla Triennale di Milano dedicata agli ultimi 18 anni della moda italiana.

nel 2016 tra le varie collaborazioni con artisti e musicisti veste il Naif Tour di Malika Ayane In 12anni di attività sfila e presenta il suo lavoro e le sue collezioni a Roma, Firenze, Tokyo, Parigi, Londra, Milano, Mosca, San Francisco.

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