Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Il caso dei pazienti del Distretto di Macomer senza terapia, la ASSL assicura l'arrivo dei prodotti. Pazienti pronti alla mobilitazione

Condividi su:

 

Macomer. Il caso dei pazienti che soffrono di insufficienza renale e che fanno riferimento al Distretto Sanitario di Macomer potrebbe avere una soluzione in tempi stretti: la notizia di oggi è che c'è la possibilità che entro questa settimana (probabilmente Venerdì) arrivino finalmente nella Farmacia ospedaliera i particolari prodotti terapeutici che da mesi non si trovano negli scaffali.

Secondo quanto dichiarato nei giorni scorsi dall'ufficio stampa della Assl, si starebbe infatti procedendo all'acquisto di una nuova fornitura di prodotti aproteici, ossia di quei particolari alimenti che costituiscono una terapia irrinunciabile per chi affronta la patologia renale nello stadio che precede la dialisi.

Dopo la denuncia pubblica della figlia di un ammalato macomerese, grazie alla quale è emerso il grave disservizio patito da decine di ammalati del distretto, qualcosa sembrerebbe dunque sbloccarsi.

Dal mese di Aprile presso la farmacia dell'ospedaletto di Macomer sono finite le scorte dei particolari alimenti dietetici e, a fronte dell'impossibilità di reperire i prodotti nelle farmacie tradizionali e sul libero mercato, i pazienti si sono visti obbligati ad interrompere la terapia.

All'origine del problema vi sarebbe, sempre secondo quanto dichiarato dalla stessa Azienda Sanitaria, la gara regionale per l'aggiudicazione del servizio di fornitura dei prodotti di alimentazione aproteica, la cui procedura è ancora in fase di completamento.

«I servizi ASSL devono per forza di cose procedere in regime di prorogatio per un massimo di 2/3 mesi - comunicano dall'azienda - anche in questo caso specifico si sta già procedendo all'acquisto di una nuova fornitura, in attesa dell'imminente aggiudicazione della gara regionale, che sarà tempestivamente comunicata agli utenti».

Come spesso accade, i tempi della burocrazia divergono con le necessità reali delle persone: «cosa dovrebbero fare nel frattempo i pazienti? - è la domanda lecita che pone anche oggi Rosanna Nappo – non possono di certo mangiare ciò che vogliono, aggraverebbero soltanto la loro condizione di salute. Questa mattina mi sono recata presso la farmacia dell'ospedaletto e mi è stato detto che entro questa settimana la situazione dovrebbe risolversi. Se così non dovesse essere, siamo pronti ad una mobilitazione davanti al Comune di Macomer. D'altronde – aggiunge – i pazienti sono, loro malgrado, già in sciopero della fame forzato».

 

Condividi su:

Seguici su Facebook