I Lions Club di Macomer quest’anno sono promotori di un iniziativa che coinvolge le quinte elementari dei due plessi scolastici di Macomer, avente come argomento la sensibilizzazione di alunni e insegnanti sul diabete di tipo 1 (quello infantile), patologia che ad oggi in Sardegna ha un incidenza elevatissima con oltre 50 casi per 100.000 abitanti (nella fascia d'età 0-30 anni),
Inizialmente l’evento era previsto per il 14 Novembre, in concomitanza con la giornata mondiale sul diabete, è stato posticipato a sabato 17 Novembre dalle ore 10 presso presso l’Istituto di Scuola Media Statale Dalmasso in Via Ariosto 10 a Macomer per esigenze scolastiche.
Dopo i saluti iniziali da parte del dirigente scolastico Sergio Masia e del presidente del club Lions Giuseppe Pitzolu, Il primo intervento è stato quello della Dottoressa Talia Serra, diabetologa dell’ Ospedale Zonchello di Nuoro, che ha spiegato cosa è il diabete ai piccoli alunni anche mediante l’ausilio di un breve filmato esplicativo.
Successivamente i bambini sono stati suddivisi in 7 gruppi e ad ognuno di essi è stato dato un argomento (colazione, pranzo, cena, merenda). Su un foglio di carta hanno scritto tutto ciò che consumano nell’arco del pasto. Al termine ogni gruppo presentava il proprio lavoro agli altri.
Con l’aiuto del dietista Dott Cristian Cinellu, del servizio SIAN della ASL Nuoro, venivano messe in risalto eventuali differenze nel tipo di alimentazione da seguire tra paziente sano e diabetico.
La terza parte ha visto l’intervento da parte di uno alunno diabetico che, insieme alla mamma, ha voluto raccontare la propria esperienza. Vero è che il diabete presenta dei problemi, ma grazie alla tecnologia odierna permette oggi di condurre una vita normale. Il bambino che presenta tale patologia pratica tranquillamente lo sport e viene monitorato costantemente.
Al termine sono state date delle linee guida al personale docente su come gestire eventuali emergenze che posso presentarsi in un paziente diabetico.
L’ evento ha riscosso parecchio successo, i bambini delle quinte classi, oltre 60, hanno partecipato attivamente facendo anche numerose domande ai due professionisti, chiedendo che limitazioni comporta la malattia, se permette di fare sport e condurre una vita molto invalidante.
Personalmente ritengo che la manifestazione sia andata molto bene, l’intento era quello di trasmettere un messaggio su questa patologia e dare delle linee guida su una corretta alimentazione. Sono rimasto molto colpito per l’ attenzione e la partecipazione attiva di tutti gli alunni.
