Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

A Silanus sventola la bandiera arcobaleno: il Comune fa un passo storico a supporto del Gay Pride

Condividi su:

 

SILANUS. Ad una settimana dal Pride di Cagliari, anche Silanus si aggiunge ai Comuni che supportano la manifestazione affiggendo la bandiera arcobaleno in Municipio.

L'iniziativa è frutto dalla collaborazione nata tra l'Amministrazione Comunale, l'Associazione ProPositivo, il Forum Giovani e l'Arc di Cagliari.

Silanus e Macomer sono i primi due comuni del Marghine che per la prima volta nella propria storia hanno mostrato appoggio ufficiale al più importante evento di emancipazione della comunità LGBTQ+, e altri comuni hanno già mostrato interesse” - commenta Giulia Masia, collaboratrice di ProPositivo e dell'Arc e tra le promotrici dell'iniziativa.

L'Italia è tra i pochi paesi OCSE in controtendenza, in cui l'indice di accettazione dell'omosessualità è diminuito rispetto a 20 anni fa, mentre le aggressioni omofobe sono in crescita” - argomenta invece Gian Pietro Arca, Sindaco del secondo Comune del Marghine che ha deciso di esporre nel palazzo municipale i colori dell'arcobaleno e sostenere simbolicamente il Pride.

Nel Bel Paese ci sono 50 vittime di omofobia ogni giorno, 20 mila richieste di aiuto, di cui circa 3200 minorenni, ma solo 1 su 40 ha il coraggio di denunciare - aggiunge il presidente di ProPositivo Gian Luca Atzori snocciolando i numeri che fotografano la situazione italiana - per questo motivo l'emancipazione dell'orientamento sessuale è una sfida ancora aperta e tortuosa, per niente scontata”.

Il movimento di liberazione gay si sviluppa dai moti inglesi di Stonewall e trova la sua data simbolo nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969, quando la polizia fece irruzione in un bar gay, generando scontri che coinvolsero circa 2000 persone e 400 poliziotti.

Molti hanno stereotipato il Pride come una forma di perversione - afferma la Vice Sindaca e Assessora alla Cultura di Silanus Rita Morittu - ma è stata proprio la carica irriverente e fuori dagli schemi della manifestazione che ha permesso a grandi movimenti di tutela di diritti di svilupparsi, trasformando una battaglia di liberazione, che sarebbe potuta divenire una violenta guerra di redenzione, in una festa pacifica in grado di contagiare l'intero mondo”.

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook