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Macomer lancia la sfida alla plastica usa e getta: divieto di utilizzo al Monte di Sant'Antonio, manifestazioni pubbliche con stoviglie biodegradabili

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Macomer. Due mozioni e un obiettivo in comune: bandire la plastica monouso. Macomer, con i due votazioni all'unanimità espressi dal Consiglio Comunale nel corso dell'ultima seduta, ha intrapreso una sfida coraggiosa per ridurre sensibilmente l'uso di piatti, bicchieri e stoviglie varie realizzate in materiali non biodegradabili.

Per farlo, sono state presentate e votate due proposte che, integrandosi e completandosi a vicenda, segnano l'avvio di un nuovo ed interessante percorso virtuoso.

La prima, presentata dal capogruppo di maggioranza Gianfranco Congiu, riguarda il Monte di Sant'Antonio: nell'intero perimetro montano viene disposto il divieto di utilizzo delle plastiche monouso non biodegradabili. Significa che gli operatori del commercio su aree pubbliche, le attività anche occasionali di catering del settore alimentare, i comitati organizzatori della Festa di S. Antonio, le strutture ricettive e le aziende agricole dislocate nell'area dovranno convertirsi all'uso di stoviglie usa e getta realizzate con materiali biodegradabili.

Si tratta di un primo esperimento pilota che punta alla valorizzazione e tutela massima del nostro bene di maggior pregio ambientale - ha dichiarato il Consigliere Congiu - con questa iniziativa il Comune aderisce alla Campagna Sardigna chene plastica – Plastic Free Sardiniapromossa da Progres – Progetu Repùblica in nome della difesa contro l'inquinamento causato dai rifiuti di plastica”.

 La proposta, votata dall'intera assemblea, prevede che il Comune provveda a posizionare, a ridosso della strada interna asfaltata, cestini per la raccolta differenziata ogni 100 metri, a rafforzare i controlli ed a coinvolgere la popolazione anche attraverso mirate azioni divulgative nelle scuole.

La seconda mozione, presentata dal Consigliere di minoranza del Movimento 5 Stelle Maurizio Cossu, ha invece come oggetto tutte le manifestazioni cittadine: anch'essa votata dall'intera assemblea, prevede che durante i numerosi eventi pubblici – sagre, festività religiose, appuntamenti sportivi, culturali o di volontariato - nei quali vi siano spazi autorizzati per la ristorazione e il consumo di bevande, si prediliga l'utilizzo di stoviglie lavabili o realizzate in materiali compostabili.

Un modo per abbattere la produzione di rifiuti non riciclabili ed incidere sulla percentuale della frazione del secco indifferenziato, privilegiando l'impiego di stoviglie realizzate con materiale di derivazione vegetale che, dopo l’uso, possono essere riciclati negli impianti di compostaggio.

Il Comune di Macomer ha finalmente raggiunto un’alta percentuale di rifiuti differenziati e quindi dimostra di riconoscere una priorità alle politiche di riduzione e riciclo dei rifiuti – si legge nella mozione sottoposta all'attenzione del Consiglio da Maurizio Cossu – e potrebbe costituire un buon esempio per tutto il circondario e anche a livello Regionale”.

In questo caso, il testo prevede l'entrata in vigore “al più tardi nella data del 01/01/2020”, promuovendo però, sin da subito, “azioni di sensibilizzazione ambientale e di comportamenti sostenibili anche per tutte le manifestazioni antecedenti tale data”.

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