MACOMER. Il Sindaco di Macomer Antonio Onorato Succu è stato sospeso dalla carica di Primo Cittadino. La comunicazione della Prefettura è giunta nella tarda serata di ieri ed è stata comunicata ai Consiglieri al termine di un'assemblea cittadina svoltasi in un clima surreale, a fronte del quale alla fine si è ammessa l'impossibilità di proseguire i lavori “come se nulla fosse successo”.
La riunione, già programmata prima che la bufera giudiziaria partita dalla Procura di Oristano si abbattesse sul rappresentante legale del Comune con la misura restrittiva degli arresti domiciliari, aveva all'ordine del giorno una urgente variazione di bilancio e l'approvazione della “carta della bambina”.
Ad aprire la seduta Rossana Ledda, vicesindaca sulla quale è ricaduto l'onere di fare le veci del primo cittadino: "ieri è stata una giornata pesante per il sindaco, per la sua famiglia, per noi e per la comunità – ha esordito la vicesindaca - si innescano in questi casi meccanismi di screditamento della persona, del professionista e dell'attivista politico. Noi aspettiamo il giudizio definitivo, siamo vicini al nostro Sindaco e nel frattempo garantiamo la continuità amministrativa per il governo della città".
Ad ascoltarla c'era una sala piena: una partecipazione sicuramente inusuale di un numeroso pubblico che è sembrato quasi come la rappresentazione fisica di un certo disorientamento a fronte di un terremoto politico-giudiziario che ha coinvolto e sconvolto la città e la sua guida amministrativa.
Dopo l'approvazione della variazione di bilancio, il clima di tensione e imbarazzo alla fine ha preso il sopravvento: sono state le parole dei Consiglieri di Minoranza Maurizio Cossu e Marialuisa Muzzu a squarciare il velo di una normalità evidentemente fittizia: “abbiamo preso un pugno allo stomaco, non possiamo procedere come se nulla fosse - ha detto Cossu interrompendo i lavori – stasera la comunità è venuta in quest'aula forse per cercare di capire cosa è successo. È una situazione surreale, mi sento profondamente a disagio, pensavo si scegliesse di rinviare la discussione sulle ordinarie attività amministrative”.
“Mi aspettavo un rinvio dei punti non urgenti – ha confermato subito dopo la Consigliera Muzzu - siamo tutti scossi da questi eventi tristi. Io non mi sento in grado di esprimermi sulla Carta della bambina, siamo tutti distratti e scossi. Voglio anche esprimere in questa sede la mia vicinanza umana ad Antonio Succu, mi auguro che riesca a dimostrare la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati”.
A quel punto, di fronte alle dichiarazioni palesi dei due rappresentanti delle minoranze consiliari, è stato l'assessore Andrea Rubattu a rompere gli indugi dalle fila della maggioranza: “non abbiamo la testa, sono d'accordo con quanto detto da Muzzu e Cossu, neanche io ho ascoltato il punto all'ordine del giorno, rinviamo la discussione. C'è un alone d'imbarazzo ed è difficile trovare le parole giuste. Ieri tutti abbiamo avuto un risveglio brusco. L'inchiesta ha toccato il nostro sindaco, ma anche un padre di famiglia, un amico, un fratello … stiamo parlando di una persona degna, meritevole di stima. La città si è divisa e non tutti hanno la stessa solidarietà da esprimere, ma chiedo a questo consiglio di bandire gli atteggiamenti di sciacallaggio che si sono visti sui social. Siamo tutti innocenti fino a prova contraria”.
A quel punto Gianfranco Congiu, Consigliere di maggioranza ed esponente del Partito dei Sardi, risultato anche lui indagato nell'inchiesta in corso, ha proposto di rinviare la discussione e di concludere il consiglio davanti a casa del Sindaco per manifestare simbolicamente la solidarietà della sua comunità.
Chiusa dunque a seduta, i rappresentanti della città si sono trattenuti all'interno dell'aula per prendere atto della comunicazione giunta dalla Prefettura: è il documento che sospende temporaneamente Antonio Onorato Succu dalla carica di Sindaco.
Fuori dal palazzo del municipio, una buona parte del pubblico presente in sala aspetta: anche loro, insieme agli esponenti della Maggioranza (i consiglieri di minoranza hanno scelto di non partecipare), si recheranno davanti a casa di Antonio Succu per un breve sit-in di solidarietà al quale parteciperanno anche la Sindaca di Borore Bastiana Carboni e il suo Assessore Alessandro Porcu.