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Bolotana. Dell'intolleranza e della negazione: la lettera aperta della Capogruppo Antonella Pisanu

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Bolotana. Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera aperta a firma di Antonella Pisanu, capogruppo di minoranza del Consiglio comunale di Bolotana. 
 
"Decido di scrivere apertamente solo oggi, perché fin d’ora credevo che fosse corretto lasciare libera espressione e d’azione all’Amministrazione di Bolotana quale rappresentate della comunità a cui anche io appartengo, e al Sindaco che formalmente mi rappresenta.
Ho seguito dal principio la vicenda della famiglia di etnia Rom residente nel mio Comune, manifestando fin da subito presso il Sindaco la mia completa disponibilità ad affiancarla come minoranza in ogni azione ritenuta utile per contenere, capire e affrontare il problema emerso e che, a mio avviso, ci si presentava in maniera preoccupante visto che da più voci si percepiva nell’aria un clima non certamente sereno e che mai prima d’ora si era così manifestato. 
Si, parlo di intolleranza verso il diverso da noi. Si, parlo di pregiudizi.
Mi stupisce la risposta letta proprio l’altro giorno su una pubblicazione online con una precisazione a dir poco sconvolgente “… famiglia di origini serbe (e non rom come erroneamente è stato riportato in alcuni giornali) …”, a negare in continuazione ciò che è, ovvero SI la famiglia residente nel nostro Comune è una famiglia di etnia Rom. Non capisco! qual è il problema a dirlo? qual è la vergogna?
Ecco Sindaco, oltre un problema di rappresentanza istituzionale, abbiamo evidentemente un problema culturale!
Allora non posso accettare che tutto questo ci rappresenti. Che questo rappresenti il mio paese, la mia casa, il posto dove siamo cresciuti non solo come uomini e donne ma come persone stimate per la loro cultura. Perché è vero: Bolotana è stata da sempre un paese stimato per il livello di istruzione e di rappresentanza culturale.
Non posso accettare che il Sindaco non esprima alcuna posizione rispetto ai fatti avvenuti in ordine alla sicurezza pubblica, perché è stato come giustificare quegli atti che richiedevano quanto meno una pubblica espressione istituzionale di condanna, perché nessuno ha il diritto di esercitare la violenza in quella forma. 
Ma di più Sindaco, mi chiedo quale esempio abbiamo dato ai giovani con il nostro silenzio! Forse che sia lecito incendiare mezzi o lanciare sassi a chiunque questo venga fatto! 
Sindaco, lei aveva il dovere di condannare. Aveva il dovere di rappresentare la parte buona della nostra comunità. Aveva il dovere di rappresentare lo Stato e di osservare il giuramento prestato.
Ecco, lei Sindaco aveva il dovere di manifestare pubblicamente che la famiglia di etnia Rom fa parte della nostra comunità, come ormai da tanto tempo le famiglie di origine Marocchina, e finché lei sarà Sindaco farà di tutto perché loro, TUTTI, siano tutelati alla pari dei cittadini di Bolotana in quanto residenti, in quanto titolari di diritti e doveri come la Legge sello Stato prevede. IN  QUANTO PERSONE.
E intanto, passata la tempesta, resta una quiete surreale dove ho l’impressione che sia stato solo messo un velo a coprire un fatto che la comunità non ha ne discusso ne avrà possibilità forse di elaborare nel giusto modo, quale evento gravissimo di cittadinanza, di civile accoglienza e coabitazione, di apparente espressione di un livello culturale e umano bassissimo.
Buon lavoro Sindaco 
Antonella Pisanu 
Consigliere Comunale del Comune di Bolotana
Capo Gruppo di Minoranza nel Consiglio Comunale di Bolotana
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