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Sul conferimento degli agnelli ai macelli, Forma: “Il “foglio rosa” può compilarlo l'allevatore se il gregge non ricade in zona infetta da Blue Tongue”

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Il consigliere regionale del Partito Democratico Daniela Forma ringrazia l'Assessore Regionale della Sanità, Luigi Arru, che tempestivamente ha fatto fornire chiarimenti ai Direttori dei Servizi di Sanità animale e di Igiene degli alimenti di origine animale delle ASL sarde riguardo la corretta interpretazione del Decreto emanato lo scorso 10 Settembre “Profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini” che stava creando non pochi problemi tra gli allevatori sardi.

“Siamo nel pieno della campagna di macellazione degli agnelli per le festività di fine anno – ricorda Daniela Forma – e tale attività rappresenta una parte rilevante del reddito delle aziende zootecniche della Sardegna.
Come è noto, per movimentare i capi è necessaria la compilazione del Modello IV, il cosidetto “Foglio Rosa”, ossia la dichiarazione di provenienza e di destinazione degli animali.

Per quanto riguarda la movimentazione di ovicaprini (agnelli e capretti) destinati alla macellazione, la compilazione del “Foglio rosa” è affidata al proprietario dell'allevamento. Il Decreto Assessoriale del 10 Settembre 2014 “Profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini” prevede delle limitazioni quando, al comma 3 dell'articolo 5, stabilisce che: “E' consentita la movimentazione degli agnelli e dei capretti destinati alla macellazione senza visita clinica e senza compilazione del quadro E del Modello IV, purché questi animali non provengano da territori con infezione in atto, oppure provengano da allevamenti le cui madri siano state sottoposte a vaccinazione per la Blue tongue e che siano coperti da immunità passiva nei confronti del virus, come indicato nelle specifiche del vaccino.”


Alcune Aziende Sanitarie hanno interpretato il comma 3 dell'articolo 5 di tale Decreto nella direzione di consentire la movimentazione degli agnelli per la macellazione, senza l'intervento del Veterinario, esclusivamente  per quegli allevamenti che hanno sottoposto a profilassi vaccinale per la Blue Tongue il proprio gregge.

In questo modo si stavano creando ulteriori difficoltà agli allevatori e anche alcuni fraintendimenti perchè, essendo elevato il numero di allevamenti non vaccinati, numerosi allevatori ritenevano che il sistema veterinario stesse ostacolando coloro che non avevano magari acconsentito alla vaccinazione dei loro capi tardivamente e nel periodo in cui le pecore erano già gravide.

A porre fine alla controversia ci ha pensato l'Assessorato Regionale della Sanità inoltrando a tutti i Servizi Veterinari una nota interpretativa nella quale viene chiaramente ribadito che se gli agnelli o i capretti non provengono da territori con infezioni in atto, gli allevatori possono movimentare i loro capi senza visita clinica in allevamento e quindi compilando personalmente il “Foglio Rosa” di accompagnamento dei loro animali destinati alla macellazione.

E poiché ad oggi sono solamente 8 i focolai di Blue Tongue in tutto il territorio regionale e i territori con infezioni in atto sono quelli “compresi nel raggio di 4 chilometri da un'azienda presso la quale è stato individuato un caso di Blue Tongue”, si può tranquillamente affermare che la quasi totalità degli allevatori sardi può movimentare i propri animali destinati alla macellazione senza l'intervento del veterinario.

Grazie al tempestivo intervento dell'Assessorato della Sanità gli allevatori possono quindi più serenamente operare in questi momenti concitati di attività prefestiva.

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