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“Subito il Patto del latte. Rappresenterebbe il 10% dell’economia sarda e garantirebbe il governo del mercato”: la proposta di Efisio Arbau

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“Fa bene la Coldiretti ad insistere per il contratto interprofessionale. Il prezzo del Pecorino continua a salire, il prezzo del latte finalmente viene pagato oltre l’euro, come più volte da me auspicato, adesso è la politica che deve fare i suoi passi”.

A sostenerlo è il capogruppo di Sardegna vera Efisio Arbau secondo il quale la strada è anche più semplice di quanto si possa pensare: “nel giugno del 2013 il consiglio regionale ha approvato all’unanimità il mio ordine del giorno, il Patto per il latte per la costituzione di un'organizzazione interprofessionale della quale dovrebbero far parte i produttori, gli industriali e le associazioni di categoria”.

“Attraverso un'attività di coordinamento – spiega Arbau - l'organismo potrebbe valutare la programmazione delle produzioni e, in base ai meccanismi della domanda e dell'offerta, decidere su quali tipi di formaggio puntare maggiormente, in che quantità e modi immetterli nel mercato. Questo si potrebbe realizzare con la mediazione dell'assessore regionale all'Agricoltura e della Commissione competente del Consiglio regionale”.

L’organismo riuscirebbe a rappresentare oltre il 10 per cento dell'economia sarda, coinvolgendo quasi 30mila aziende ovi-caprine, su un totale di 46mila presenti nell'Isola, e permetterebbe a chi produce, trasforma e commercializza il latte ovino di avere anche una maggiore forza contrattuale con la Regione.

“Con l’attuazione del Patto del latte – insiste il consigliere di Ollolai – i produttori e gli industriali sardi otterrebbero risultati positivi e remunerativi, così come avviene in Emilia Romagna e in altre regioni dove esiste un sistema agricolo ben strutturato. Si riuscirebbe, per esempio, ad abbattere i costi destinati all'energia e all'approvvigionamento dei mangimi ma anche ad accorpare i costi di promozione del prodotto all'estero, che fino a oggi sono a carico dei singoli industriali”.

“In questo momento – conclude Efisio Arbau - i pastori e tutti coloro che si occupano della trasformazione del latte hanno soprattutto necessità di fare sistema. Questo compito spetta all’arbitro, la Regione”.

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