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Macomer. Nuovo Cimitero: le Opposizioni chiedono l'annullamento degli Atti di Gara

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MACOMER. Riceviamo e pubblichiamo di seguito integralmente la nota stampa a firma dei Consiglieri di Opposizione di Macomer, che intervengono sulla decisione presa dall'Amministrazione di conferire ad un legale l'incarico di verificare la procedura seguita per l'affidamento dei lavori per la costruzione del nuovo Cimitero Comunale. 

"Riteniamo ingiustificata ed inopportuna l’iniziativa della Giunta comunale di conferire ad un Legale l’incarico di esprimere un parere pro veritate sulla legittimità e correttezza della procedura seguita per l’affidamento in concessione della costruzione e gestione del nuovo cimitero.
Ci sembra questo un modo sbagliato per dare seguito alla nostra richiesta di verifica sulla gara d’appalto, presentata con un dettagliato documento in data 25.3.2016 e diretta al Sindaco, al Segretario comunale, al Dirigente del Settore  Tecnico ed al Revisore dei Conti.
In particolare, non comprendiamo per quali ragioni il Comune debba spendere tremila euro di parcella per acquisire un parere che in primo luogo doveva essere espresso dal Segretario comunale, tra le cui funzioni rientra quella di consulente dell’Amministrazione in campo giuridico ed al quale oltretutto la legge n. 190/2012 assegna  all’interno della struttura dell’Ente il ruolo di Responsabile  della trasparenza e della prevenzione della corruzione.
In secondo luogo, riteniamo che  nella circostanza specifica, esistano sovrabbondanti elementi – analiticamente indicati nella nostra richiesta - da rendere necessaria la revoca della procedura di appalto in sede di autotutela: dalla citazione nei documenti di gara di delibere di Giunta fantasma; alla messa in gara di elaborati progettuali mai approvati; ai contenuti difformi dalle direttive impartite dalla Giunta, oltre a quelli non meno rilevanti, anche per le loro implicazioni economiche a danno del Comune e dei cittadini, emersi nella fase dell’aggiudicazione all’unica offerta presentata.
Ci rendiamo conto che può essere spiacevole dover prendere atto di tali irregolarità, in quanto implicitamente ciò comporta il riconoscimento di un preoccupante disordine amministrativo, ma riteniamo che si tratti di un atto dovuto al quale non ci si può sottrarre tergiversando con l’acquisizione di un parere legale che – per quanto possa essere autorevole – non può considerarsi idoneo a dirimere questioni così rilevanti che attengono alla legalità, trasparenza ed imparzialità.
Se l’Amministrazione comunale avverte l’esigenza di ulteriori verifiche, non deve chiedere pareri a pagamento, originando un possibile danno erariale,  ma ha l’obbligo di rivolgersi -  senza alcun onere economico per il Comune - all’Autorità Nazionale Anti Corruzione che ha una precisa competenza istituzionale in materia di vigilanza sui contratti ed appalti pubblici.
Per tali ragioni, confermiamo la ns. richiesta di annullamento degli atti di una gara palesemente irregolare e  la revoca della inutile e dispendiosa delibera di richiesta del parere pro veritate, con l’eventuale coinvolgimento dell’ANAC , ove la Giunta ritenga necessari ulteriori approfondimenti.

Rita Atzori          Federico Castori         Giuseppe Ledda         Giuseppe M. Pirisi        Riccardo Uda

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