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MACOMER. Nuovo Cimitero, il Forum per la Rinascita all'attacco: "dietro questa vicenda c'è l'incapacità gestionale della Giunta Succu"

di Forum per la Rinascita di Macomer

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La gara d’appalto per la costruzione e la gestione in regime di concessione del nuovo cimitero deve essere annullata. Non lo dicono soltanto (ormai da sette mesi) i Consiglieri di Minoranza, ma lo riafferma anche il parere pro veritate rilasciato dal Legale di fiducia della Giunta comunale e costato oltre 3.000 euro che potevano essere benissimo risparmiati. E non è detto che le spese legali finiscano qui, considerato che si è in presenza di un’aggiudicazione definitiva all’unico partecipante alla gara, che potrebbe tentare di rivalersi delle spese sostenute per parteciparvi, tra le quali l’elaborazione del progetto definitivo.

Un autentico pasticcio amministrativo che rende bene l’idea del marasma gestionale in cui la Giunta Succu ha fatto precipitare il Comune di Macomer, al quale in passato venivano riconosciute qualità e rigore nella produzione degli atti. Attualmente, il minimo che si può dire è che questi atti sono zeppi di imprecisioni, talvolta vengono adottati in ritardo e contengono addirittura affermazioni false, oltre ad essere spesso scritti in un Italiano approssimativo.

Da questo punto di vista, la vicenda del cimitero mette in luce una serie di elementi a dir poco sconcertanti. Innanzitutto, una delibera – la n. 33 del 10.2.2015 – che sparisce nel nulla, nonostante nel bando di gara del cimitero essa venga citata come elemento essenziale in quanto atto di approvazione del progetto preliminare del nuovo cimitero posto a base della gara stessa. Sta di fatto che questa delibera riappare e viene pubblicata il 3.11.2015 – sette mesi dopo la sua adozione -  soltanto dopo che la sua scomparsa era stata segnalata dal Consigliere comunale espresso dal  ns. Gruppo che, a differenza del Sindaco e degli Assessori, si sforza di leggere e controllare gli atti.

Purtroppo, la ricomparsa della delibera non risolve la situazione, ma la complica ulteriormente. Basta leggerla per scoprire che essa, contrariamente a quanto detto negli atti di gara, non approva alcun progetto preliminare del cimitero – al quale non si fa neppure  cenno - ma soltanto il bando e ed il disciplinare di gara, come risulta dal testo della delibera e dal suo oggetto. I pasticci non finiscono qui: infatti il bando di gara non risulta tra gli allegati alla delibera, per cui non si capisce che cosa la Giunta abbia approvato, mentre il disciplinare di gara accluso alla delibera differisce in punti sostanziali da quello pubblicato in sede di gara, che ad esempio  non include tra i criteri per la valutazione delle offerte alcuni elementi indicati dalla Giunta, come “il ribasso percentuale sugli anni di costruzione del nuovo cimitero” ed “il numero del personale impiegato oltre ai due obbligatori a tempo indeterminato”.

Tutto questo basta ed avanza per decretare l’invalidità della gara, per la mancanza stessa dell’oggetto, cioè il progetto preliminare dell’opera da realizzare e sulla quale i concorrenti dovevano presentare la loro offerta. Su questo punto, il Legale di fiducia del Comune nel suo parere si dimostra misericordioso: riconosce che è stato fatto un pasticcio, ma potrebbe essere considerato un errore formale, in quanto un progetto preliminare del nuovo cimitero anni addietro era stato approvato dalla  Giunta Uda con la deliberazione n. 204 del 6.9.2010, per cui nel bando si sarebbe dovuto citare questo atto e non la delibera n. 33 del 10.2.2015, che – come detto – il progetto preliminare manco lo cita.

La tesi minimalistica dell’errore formale sostenuta dal Legale sarebbe plausibile se ai partecipanti alla gara fossero stati consegnati gli elaborati approvati dalla Giunta nel 2010, ma purtroppo così non è, in quanto il computo metrico originario è stato arbitrariamente sostituito con un’altra versione datata 11.3.2015 che nessuno ha mai approvato (e quindi giuridicamente inesistente) che riduce i lavori del nuovo cimitero da €. 9.034.483,53 a €. 7.930.316,86, modificando il numero dei loculi da 3.000 a 2.400 e modificando i prezzi delle opere e le quantità previste.

Altro imperdonabile pasticcio del bando: chi ha predisposto i documenti di gara si è dimenticato di indicare il prezzo base su cui fare il ribasso, dell’elemento economicamente e progettualmente più importante: il prezzo per la concessione del loculo nel nuovo cimitero. Come può la Giunta Succu tollerare ed avallare un simile livello di superficialità ed approssimazione nella predisposizione di una gara di circa 10 milioni di euro?

Quanto fin qui detto riguarda il bando di gara, ma lacune altrettanto gravi da parte dell’amministrazione comunale si riscontrano anche nella fase dell’aggiudicazione all’unica offerta presentata che – dice il Legale di fiducia del Comune – doveva essere esclusa dalla gara perché difforme in modo rilevantissimo dal progetto preliminare posto a gara, in quanto riduce considerevolmente il numero dei loculi da realizzare (da 2.400 a 1088), degli ossari (da 800 a 100) e dell’area per le fosse a terra (da 2.986 a 640 mq.)

Facciamo sommessamente notare alla giunta comunale ed al suo Legale di fiducia, che è la stessa sostanziale causa di nullità dell’aggiudicazione che i Gruppi di minoranza hanno bene evidenziato nella loro lettera del 25.3.2016, quando hanno per primi segnalato che l’unico partecipante non ha presentato, come richiesto  dal bando, un’offerta per il progetto messo a gara – per quanto contraddittorio e pasticciato - ma soltanto uno stralcio di esso che  prevede lavori per €. 3.633.824,33, a fronte di €. 9.034.483,53 e/o €. 7.930.316,86 risultanti dai due computi metrici elaborati dal Comune. Segnalavamo in particolare il fatto che l’offerta presentata prevede la costruzione di soli 1.088 loculi, invece dei  3.000 e/o 2.400 previsti dalla documentazione di gara.

Soprattutto in virtù del parere favorevole all’annullamento della gara espresso conclusivamente dal legale di fiducia del Comune, preferiamo sorvolare su alcune considerazioni – che sarebbe meglio definire forzature interpretative – che tenderebbero ad accreditare la correttezza e la legittimità  del fatto che l’unico partecipante abbia inserito nel Piano Economico Finanziario ricavi nell’arco della gestione ventennale pari a €. 1.447.280 sotto la voce “rinnovo concessioni” e pari a  €. 3.240.370 a titolo di  pulizia loculi, ossari e tombe. Ci limitiamo a fare presente che queste due voci valgono ben il 45% dell’intero piano economico e per la loro  rilevanza dovevano essere esplicitamente e chiaramente indicate nei documenti di gara, non potendo in tutta evidenza derivare da discutibili interpretazioni di qualche sottocomma del disciplinare di gara.

Si rende conto la Giunta Succu che avvallare questa tesi equivarrebbe a far pagare direttamente ai cittadini servizi aggiuntivi di pulizia per oltre 3 milioni di euro?

E proprio partendo dagli aspetti economici, ci vogliamo soffermare sulla evidente incapacità programmatica e progettuale della Giunta Succu e del suo velleitarismo inconcludente che con tutta probabilità sfocerà nel dover chiedere ospitalità per i nostri defunti nei cimiteri dei Comuni viciniori. Questo rischio può essere scongiurato soltanto se non si perde un solo minuto nell’avviare l’ampliamento del vecchio cimitero, attuando un progetto preliminare già disponibile da 10 anni, realizzando a costi contenuti circa 600 nuovi loculi, sufficienti per 8-10 anni, durante i quali si può programmare su basi serie la costruzione del nuovo cimitero.

Parliamo di basi serie perché solo dei dilettanti allo sbaraglio possono pensare che si possa realizzare una struttura cimiteriale del valore di circa 10 milioni di euro senza rilevanti investimenti pubblici, ma delegandola interamente alle imprese private, che si dovrebbero improvvisamente trasformare in generose benefattrici del Comune di Macomer.

Basta citare alcuni dati – ripetutamente e finora inutilmente portati all’attenzione della Giunta Succu – perché anche una persona con scarsa dimestichezza in campo economico e finanziario possa rendersi conto che  lo strumento della concessione ai privati a costo zero per il Comune è semplicemente ridicola.

A Macomer, in perfetta media nazionale, si verificano 85 decessi l’anno, che originano la concessione di 60 nuovi loculi, in quanto vengono in parte riutilizzati quelli già nella disponibilità delle famiglie. Anche volendo prendere a riferimento i decessi, pure arrotondandoli alla media di 100 all’anno, nell’arco della durata della ventennale della concessione si registrerebbero 2.000 decessi che – ipotizzando la conferma del già altissimo costo attuale di 2.000 euro a loculo – porterebbero a ricavi dalle concessioni per 4 milioni di euro. Tutte le altre entrate per tumulazioni, estumulazioni e servizi accessori, forse a malapena coprirebbero i costi che il privato dovrebbe sostenere per la gestione del vecchio e nuovo cimitero: spese per il personale, manutenzione ordinaria e straordinaria, pulizie etc.

Come si può seriamente pensare che un imprenditore privato investa 10 milioni di euro, anticipando i capitali per la costruzione del nuovo cimitero, con la prospettiva di recuperare in 20 anni soltanto 4 milioni di euro dalla concessione dei loculi?

Che si tratti di una tesi assurda lo dimostra anche il Piano economico finanziario presentato dall’impresa che ha partecipato alla gara, che infatti propone di ridurre gli  investimenti da 9 a 3,6 milioni di euro e di aumentare contestualmente i ricavi, sottraendo al Comune le entrate per il rinnovo delle concessioni del vecchio cimitero pari a  €. 1.447.280 e ponendo a carico dei cittadini per servizi di pulizia ulteriori  €. 3.240.370.

Possiamo sperare che la Giunta Succu smetta di raccontare frottole e si decida ad affrontare seriamente il problema?

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