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UN NUOVO FLOP DELLA GIUNTA SUCCU: L’AVVIO FALLIMENTARE DEL BARATTO AMMINISTRATIVO

di Forum per la Rinascita di Macomer

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Non bastava il clamoroso insuccesso del progetto della videosorveglianza, che la Giunta comunale deve registrare un altro pesante fallimento su un importante punto programmatico: il cosiddetto baratto amministrativo.  Oltre un anno fa il Consiglio comunale di Macomer approvò, tra i primi in Sardegna e con voto unanime, il regolamento per dare attuazione alla possibilità, offerta ai cittadini da una legge nazionale, di compensare parte dei tributi locali con lavori di pubblica utilità.

Quel regolamento purtroppo è stato malamente gestito dalla Giunta Succu, col risultato che dopo un anno il bilancio è molto negativo: nessun cittadino ha fatto domanda, ma solo tre imprese che peraltro non sono  neppure  previste come destinatarie di questo strumento. Infatti il regolamento dice a chiare lettere che il baratto amministrativo è rivolto ai cittadini, singoli od organizzati, che incontrano difficoltà a far fronte ai tributi locali. Per le  attività produttive esiste un altro strumento apposito: la sponsorizzazione, disciplinato da un altro regolamento approvato dal Consiglio comunale nel 2013, in base al quale le imprese che prestano gratuitamente un servizio al Comune per la valorizzazione di un bene pubblico – ad esempio un’area  verde – possono utilizzare quel bene per far conoscere e di pubblicizzare la loro attività.

Che cosa avrebbe dovuto fare la Giunta comunale per attuare correttamente il regolamento sul baratto amministrativo? Innanzitutto avrebbe dovuto pubblicare un apposito bando, assegnando un termine per la presentazione delle domande,  anche al fine di informare in modo adeguato i cittadini di questa opportunità che viene loro offerta e delle modalità e condizioni per potervi accedere. In secondo luogo, il bando pubblico è indispensabile in base ad una modifica - introdotta nel regolamento su iniziativa dei consiglieri di Minoranza -  volta a  privilegiare i nuclei familiari meno abbienti e che prevede, in caso di pluralità di richieste, che vengano accolte prioritariamente quelle delle persone con più basso reddito.

Prima di discettare, come taluno ha fatto, sulla scarsa disponibilità dei cittadini ad impegnarsi in attività di utilità sociale, è indispensabile che l’amministrazione comunale faccia interamente la propria parte. Per questo sollecitiamo la Giunta Succu a colmare in tempi rapidi le sue evidenti lacune nell’attuazione di uno strumento positivo per la collaborazione tra il Comune ed i cittadini, pubblicando tempestivamente un bando pubblico per l’accesso ad baratto amministrativo.

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