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A proposito di CPR e polemiche. Strumentali da una parte e ideologiche dall'altra - di Antonio Onorato Succu

Il Sindaco di Macomer interviene sulla polemica del CPR

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A Macomer la vicenda del CPR acquisisce contorni che potrebbero essere definiti ridicoli se non fossero diffamatori e oltraggiosi, dunque anche offensivi nei confronti del Sindaco e della maggioranza.
La Minoranza, strumentalmente, e il Comitato, ideologicamente, hanno puntato tutto il loro impegno avverso il CPR su un presunto problema di sicurezza che ormai è stato chiarito non esserci e quindi definitivamente archiviato. Idem per il referendum: dal Ministero al Prefetto, dall'Assessorato Regionale agli Enti Locali all'Assessorato Regionale agli Affari Generali hanno certificato ciò che già era evidente, ossia che il referendum non si può fare, sia per ragioni di Legge che di Statuto Comunale.
Non c'era uno straccio di norma che lo potesse giustificare.
Nonostante la maggioranza fosse già consapevole di questo, ha lasciato che lo dicessero altri.
Durante il Consiglio Comunale di lunedì 27, prima che i consiglieri di minoranza lasciassero l'aula, infischiandosene del dibattito successivo anche su punti all'ordine del giorno da loro stessi proposti (per finta), tipo la chiusura della sede INPS cittadina e della problematica ambientale ( di cui già ci siamo occupati mentre ancora loro dormivano), ho trattato della questione della riapertura della Caserma della Guardia di Finanza in Città.
Ho riferito correttamente al Consiglio Comunale che nell'ambito del rafforzamento delle Forze dell'Ordine nel territorio, che è una delle condizioni che la maggioranza ha posto allo Stato per l'apertura del CPR, potremmo legittimamente richiedere, al Ministero, i fondi per la ristrutturazione dell'immobile di proprietà del Comune in piazza Caduti del Lavoro, da adibire allo scopo. Cioè, il Comune è disposto a cedere a titolo pressoché gratuito l'immobile ma il Ministero dovrebbe provvedere a ristrutturarlo.
A tal proposito abbiamo ricevuto nei giorni scorsi la visita cordiale del Comando Regionale e Provinciale del Corpo con cui abbiamo fatto il sopralluogo nella struttura. Gli alti Ufficiali, pur con tutta la prudenza necessaria, hanno acquisito gli elementi necessari e utili per valutare l'ipotesi di riapertura.
Ebbene, in Consiglio Comunale non c'è stato nemmeno uno dei consiglieri di minoranza che abbia ripreso l'argomento. Questo la dice lunga sul reale interesse di alcuni per la soluzione reale dei problemi.
A questo punto, tornando ai due soggetti di cui sopra, minoranza e comitato, non rimane loro altro argomento di critica, se non dire che il Sindaco è antidemocratico, cioè fascista, che sarebbe come dire ancora che i comunisti mangiano i bambini. Argomento debole per una campagna elettorale, anche se qualcuno dei due soggetti è ancora convinto di riuscire a spaventare i cittadini con la panzana dell' "uomo nero".

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