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Consorzi Zir, la proposta di Gianfranco Congiu: “abroghiamo la norma che disciplina il conguaglio nella cessione delle aree industriali”

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Il capogruppo del Partito dei Sardi in consiglio regionale Gianfranco Congiu ha scritto nei giorni scorsi all'assessora all'industria Maria Grazia Piras per aprire un ragionamento politico sulla attuale situazione dei Consorzi Zir e sugli interventi che si possono mettere in campo per il loro rilancio.

Congiu avanza una proposta di abolizione della norma che disciplina il conguaglio che deve essere pagato al Consorzio nel momento in cui si vende un'area o uno stabilimento dell'area industriale.

In un  momento in cui si registrano segnali di ripresa economica, abbiamo il dovere di favorire e assecondare il rilancio produttivo – scrive Gianfranco Congiu - Conoscendo più di altre la realtà della ZIR di Tossilo e Bonu Trau, penso che per rendere strutturale e non transitoria la ripresa, si debba intervenire su due fronti:

1. Accelerare il processo di liquidazione della ZIR sancendo il passaggio agli enti locali (così come previsto dalla L.r n. 10/2008);

2. Rimuovere gli ostacoli regolamentari alla libera circolazione delle aree e dei capannoni.

Nella nota sottostante mi occupo principalmente di questo secondo aspetto per via delle rassicurazioni ricevute dall’assessore sul primo punto.

In particolare tratto il tema del cosiddetto “conguaglio” che il Consorzio richiede nelle ipotesi di cessione delle aree o degli immobili a terzi.

In sostanza, qualora una azienda insediata nell’area volesse vendere a terzi il proprio immobile, deve liquidare al Consorzio una somma calcolata sulla differenza di valore dell’area al momento dell’assegnazione e il valore al momento della vendita.

Sono importi significativi che il più delle volte inibiscono le vendite e quindi la possibilità di insediare nuova impresa. Le conseguenze sono capannoni desolatamente  vuoti e appetibilità dell’area ridotta al lumicino.

La mia proposta è, quindi, abrogare la norma regolamentare che istituisce e disciplina il diritto al conguaglio rendendo, così, più snella la procedura di cessione a terzi delle aree e dei plessi industriali, a tutto vantaggio del rilancio economico di quelle aree.

Anticipo così un tema che diventerà di strettissima attualità nel momento in cui le ZIR passeranno agli Enti Locali e la partita sull’attrattività delle aree industriali sarà cruciale in chiave di rilancio del ciclo economico e produttivo.

Di seguito, la nota inviata all'assessora Maria Grazia Piras:

Gentile Assessore,

è noto che la vendita e l’utilizzazione delle aree e degli agglomerati che insistono nelle Zone Industriali Regionali (ZIR) sono  disciplinati da Regolamenti adottati localmente dalle Assemblee Generali  e su proposta dei consigli di amministrazione consortili.

A titolo esemplificativo le cito il caso del Regolamento in vigore nella Z.I.R. di Tossilo e Bonu Trau che prevede, all’art. 10 attualmente vigente, come “…il CdA è facoltizzato (…) ad autorizzare il trasferimento anche parziale della proprietà (…) a condizione che venga integrato l’importo per l’acquisto dell’area con quello dovuto in applicazione della tariffa vigente alla data di presentazione della richiesta di autorizzazione…”  (cosiddetto “conguaglio).

In sostanza, se un imprenditore volesse  alienare a terzi la propria fabbrica o comunque il proprio insediamento produttivo, dovrà corrispondere al Consorzio (titolare del diritto di disporre della utilizzazione e destinazione d’uso delle aree incluse nel perimetro industriale)  un conguaglio in danaro calcolato sul differenziale tra il valore originario dell’area  e il valore della stessa al momento della vendita.

Detta norma, mai modificata a partire dalla sua prima introduzione (v. Deliberazione AG n. 14 del 28.01.1985) appare oggi anacronistica in relazione alle mutate condizioni economiche e di sviluppo che gravano su tutte le ZIR sarde ed in particolare su quella di Tossilo e Bonu Trau.

Non vi è dubbio che l’attuale quadro economico espone una complessiva situazione di post-recessione in cui assistiamo a timidi segnali di ripresa e di riconversione economica che devono essere assecondati e, se possibile, favoriti.

La permanenza di una norma che stabilisce un diritto al conguaglio in tutte le cessioni a terzi, pur capendone la ragioni giustificatrici, evidentemente oggi devono essere ricalibrate proprio in chiave di favorire quella ripresa economica che timidamente inizia a manifestarsi.

E’ intuitivo che la rimozione di una siffatta norma, così come da me auspicato con la presente nota,  renderebbe nuovamente appetibile l’insediamento di nuova impresa in ambito ZIR.

Peraltro, poichè proprio in questa legislatura regionale si è registrata un’accelerazione verso la fine dei cicli di commissariamento delle ZIR, con passaggio delle competenze e funzioni stesse agli Enti Locali, così come stabilito dalla L.r. 10/2008, la caducazione di una norma che di fatto inibisce e frustra le possibilità di circolazione dei beni immobili,  avvantaggia enormemente le amministrazioni locali che, con nuova impresa e quindi con nuovi contribuenti, innalzano le perfomance delle Entrate del bilancio locale.

Con l’auspicio che la presente sia sufficiente per avviare il confronto politico su un tema cruciale per l’economicità delle attuali ZIR,

la saluto con via cordialità.

                                                                  on. Gianfranco Congiu,

      capogruppo in Consiglio regionale del Partito dei Sardi

 

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