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"Macomer e il Marghine senza rappresentanti regionali, ma nessuna analisi post voto": la riflessione del Forum per la rinascita di Macomer

Il documento a firma del Forum per la Rinascita di Macomer

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Macomer. È incomprensibile la cappa di silenzio calata a livello locale sull’esito fortemente negativo delle recenti elezioni regionali che hanno visto Macomer ed il Marghine perdere dopo vent’anni la loro rappresentanza nel Consiglio regionale e l’intera Provincia  di Nuoro esclusa dalla  nuova Giunta regionale. Si tratta di due pesanti passi indietro che avranno serie conseguenze sul futuro di Macomer e del territorio e che a ns. avviso richiederebbero una analisi seria - in sede politica e all’interno delle istituzioni locali - per capire come ciò sia potuto accadere e come attrezzarsi per un futuro già di per sé denso di incognite.

Purtroppo gli interessi generali del territorio sono stati sacrificati in nome di sfrenate ambizioni personalistiche. La scelta velleitaria di Maninchedda di voler competere ad ogni costo per la carica di Presidente della Regione, ha portato all’isolamento ed alla sconfitta del Partito dei Sardi che si ritrova fuori dal Consiglio regionale e per di più con un leader pesantemente delegittimato dal  risultato elettorale che gli ha attribuito  un consenso personale addirittura inferiore a quello della sua lista. E’ evidente che senza la scelta suicida di rompere con le altre coalizioni e le altre forze identitarie, il PDS avrebbe potuto confermare almeno in parte la sua rappresentanza in Consiglio regionale, a partire dal Consigliere uscente di Macomer.

Anche la mancata riconferma – per poche decine di voti – di Daniela Forma del PD, è frutto della scarsa compattezza del territorio, messa in luce da una pletora di candidature locali in competizione tra di loro anche in piccole realtà comunali, che hanno finito per elidersi a vicenda.

Il risultato fortemente negativo delle elezioni regionali rende necessaria una profonda svolta nei rapporti politici e nelle strategie di sviluppo a livello zonale. Infatti, questo contraccolpo  elettorale è solo la conseguenza di una sconfitta più generale a cui il territorio è andato incontro in questi anni segnati dal predominio del Partito dei Sardi e caratterizzati da proposte di sviluppo inadeguate che hanno ulteriormente indebolito il territorio: dal  fallimento dell’Accordo di Programma per l’area di crisi di Tossilo, alla pagina oscura del mancato insediamento del gruppo Angelico; al ridimensionamento della sanità pubblica; alla demolizione del polo ambientale di Tossilo, ormai ridotto a mera stazione di transito di rifiuti, con la cessazione di ogni attività di trattamento e valorizzazione; alla destinazione di enormi risorse nella costruzione di un nuovo inceneritore che ancor prima di entrare in funzione già viene considerato in fase di dismissione per la  carenza di rifiuti da bruciare; al sostegno in materia di trasporti, a proposte fortemente negative per il Marghine e per l’intermodalità di Macomer, come la linea ferroviaria Abbasanta – Nuoro.

Oggi più che mai è necessario ripartire da queste macerie per ricostruire una nuova centralità di Macomer e del Marghine, attraverso una strategia di sviluppo integrato lungo l’asse Macomer – Ottana – Nuoro, che punti:

1) - sul rilancio del sistema produttivo industriale, oggi fortemente penalizzato dall’esclusione dalle Zone Economiche Speciali e dal mancato riconoscimento dell’Area di crisi strategica e dal protrarsi del commissariamento del consorzio Industriale;

2) - sulla salvaguardia del comparto agro-industriale oggi in gravi difficoltà;

3) - sulla valorizzazione dei beni culturali ed ambientali;

4) - sul potenziamento dei servizi sanitari distrettuali;

5) - sulla riqualificazione della rete stradale e ferroviaria;

6) - sulla tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini.

Passata la sbornia sovranista, è necessario superare gli schemi e le contrapposizioni politiche e territoriali del passato e mettere in campo  una grande unità di intenti tra le forze sociali,  politiche ed istituzionali sociali attorno un progetto innovativo per il rilancio della Sardegna centrale.

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