Partecipa a IlMarghine.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

L'ex Enichem di Ottana e le Vittime dell'Amianto: Michele Piras presenta un'interrogazione al Ministero

Condividi su:

"La possente contaminazione da amianto del sito industriale ex Enichem di Ottana, le numerose vittime della micidiale fibra che si registrano fra i lavoratori, la mancata iscrizione del sito nel registro nazionale, rappresentano un doppio scandalo italiano. Sia per la negazione ai lavoratori della Sardegna centrale dei benefici previsti dalla legge per le vittime da patologie asbesto correlate, sia perché stavolta si tratta di una azienda di Stato, che per lunghi anni ha operato sul territorio, lasciando le macerie della disoccupazione, dell'inquinamento, delle malattie, senza alcun risarcimento tangibile di carattere sociale ed ambientale.

E persino le bonifiche fin qui operate appaiono incomplete e operate in una condizione di totale assenza di sicurezza.

La recente denuncia pubblica delle associazioni dei familiari delle vittime dell'amianto è un durissimo atto d'accusa nei confronti dello Stato e della rappresentanza politica, troppo spesso inerte e passiva rispetto alla sofferenza di centinaia di persone.

Con la presente interpellanza urgente, alla quale seguirà una mozione alla Camera dei deputati e una proposta di legge per l'inserimento di Ottana nell'elenco dei siti nazionali contaminati dall'amianto, chiedo al governo che si faccia carico di questa situazione incresciosa e che vi ponga immediato rimedio".

Interrogazione al Ministero del Lavoro, dell’Ambiente e della Sanità

Per sapere, premesso che:

  • L'EniChem Fibre S.p.A. è stata la controllata del gruppo EniChem operante nel settore della produzione di fibre sintetiche e di intermedi per materie plastiche;

  • Sorta come settore dell'Anic, che aprì lo stabilimento principale in Basilicata, a Pisticci nel 1967, nacque ufficialmente nel 1984 a seguito della decisione dell'EniChem di creare società controllate per i rispettivi settori merceologici e produttivi: gli stabilimenti principali si trovavano a Pisticci e ad Ottana (Nu);

  • Sono numerose le testimonianze su quanto accadeva nello stabilimento di Ottana negli anni ’90 e a ridosso del terzo millennio, in merito al contatto diretto degli allora lavoratori con l’amianto, in particolare attraverso l'inalazione della fibbra in condizioni di lavoro non protetto;

  • I dati ufficiali sulle bonifiche del sito, parlano di 193.940 chili di amianto estratto in varie forme dei diversi reparti dello stabilimento;

  • appare del tutto verosimile che - al di la alle bonifiche ufficiali sopracitate - siano ancora presenti materiali inquinanti nell’impianto derivanti dallo smaltimento non documentato;

  • Sono decine i morti per tumori asbesto correlati che hanno lavorato all’interno della Enichem Ottana, e altrettante persone oggi lottano contro la malattia;

  • Nonostante ciò, non esiste alcun riconoscimento ufficiale, da parte delle istituzioni dello Stato, della correlazione fra l'esposizione all’amianto e le patologie contratte dai lavoratori Enichem: infatti, alle famiglie dei deceduti o di coloro che oggi lottano contro le malattie contratte sul luogo di lavoro, non sono riconosciuti i risarcimenti per morte o danno alla salute legate a causa professionale;

  • La ampia casistica delle forme tumorali registrata tra i lavoratori della Enichem Ottana, presenta: tumori alla laringe, carcinoma polmonare, leucemie, mesotelioma;

considerato che:

  • E’ stata riconosciuta l’esposizione all’amianto all’interno dei cicli produttivi dell’impianto Enichem di Ottana;

  • Nel novembre 2015, è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Nuoro da parte dell’Associazione nazionale per la tutela degli ex lavoratori ammalati di patologie asbesto correlate, per chiedere che le famiglie delle vittime dell’amianto e i lavoratori colpiti da malattie derivanti dallo stesso, possano beneficiare al pari degli altri, dei diritti previsti per legge, quali risarcimenti alle famiglie delle vittime, risarcimenti per le cure degli ammalati e lo scivolo pensionistico di 5 anni previsto per i lavoratori esposti all’amianto;

  • Se non ritiene opportuno predisporre ulteriori ed urgenti interventi di bonifica all’interno del sito della ex Enichem Ottana, in cui l’utilizzo dell’amianto viene descritto come “imponente” , e secondo numerose testimonianze sono presenti sostanze inquinanti frutto di stoccaggio abusivo;

  • Se non ritiene opportuno, in relazione ai fatti sopracitati, avviare una indagine ambientale approfondita per far si che venga verificata la presenza di sostanze inquinanti derivanti principalmente dall’amianto presso gli stabilimenti del Polo industriale della chimica di Ottana;

  • Per quali motivazioni, non è inserito lo stabilimento Enichem di Ottana nella lista dei siti contaminati da amianto;

  • Se non ritiene opportuno inserire le famiglie dei lavoratori deceduti per malattie riconducibili all’amianto e dei lavoratori che hanno contratto le stesse malattie ad Ottana nell’elenco degli esposti all’amianto, per poter beneficiare dei dovuti risarcimenti previsti dalla legge.

Condividi su:

Seguici su Facebook