Il COSTANTINO non deve chiudere: La mobilitazione dei cittadini e il CINEMOB

Giulia Serra
09/04/2015
Attualità
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MACOMER. Un Cinema storico che si appresta a chiudere e una società civile che non vuole arrendersi all'ennesima perdita, all'ennesima chiusura, all'ennesimo retrocedere: ecco allora lo scatto d'orgoglio di una Macomer che non accetta l'inesorabile e si mobilita, scende in piazza e orgogliosamente ribadisce che quel luogo, quel patrimonio culturale, appartiene all'intera collettività e no, non lo si può chiudere senza tentare il tutto per tutto per evitarlo.

Associazioni culturali e semplici cittadini si sono dati così appuntamento in Piazza Caduti del Lavoro, di fronte al Cineteatro Costantino, questo Sabato 11 Aprile alle ore 20, esattamente un'ora prima che sul palco dello storico teatro vada in scena l'ultimo spettacolo della Stagione Teatrale, “L'HO FATTO PER IL MIO PAESE" con ANTONIO CORNACCHIONE e LUCIA VASINI.

L'evento, denominato CINEMOB dagli organizzatori, vuole essere una manifestazione gioiosa, slegata dalle sterili polemiche, nella quale ad essere protagonisti saranno i ricordi legati a questo luogo speciale che ha entusiasmato generazioni di bambini, offerto un servizio essenziale e vitale per gli appassionati di teatro e di cinema del Marghine e contribuito a rendere l'offerta culturale nazionale accessibile e fruibile per l'intero territorio.

Ecco il peso di uno spazio culturale: culla privilegiata di esperienze, ricordi, emozioni e riflessioni, di mondi sconosciuti e realtà sfuggenti, di spazi di rappresentazione, di espressione e di libertà, del potere sempre inarrestabile delle narrazioni.

Niente a cui si possa attribuire una sterile etichetta di prezzo al ribasso.

Accendere le luci su un sipario che sta per essere chiuso equivale allora a gridare con forza l'importanza di un luogo che è il contenitore di una immateriale, e quantomai preziosa, ricchezza che appartiene a tutti, che esula dalla mera causa di un privato cittadino e coinvolge un'intera comunità.

Scongiurare la fine di un sogno che è diventato realtà, manifestando il proprio senso di appartenenza a quella esperienza attraverso la partecipazione: Sabato sera sarà possibile e saranno i cittadini ad essere i protagonisti determinanti della volontà di resistere, per trovare una soluzione che possa consentire al sipario di aprirsi ancora e a Macomer di non perdere un pezzo così prezioso della sua storia.

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