Lo Stallo Industriale: la voce degli Operai di Clivati

a cura della Redazione
31/12/2015
Attualità
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OTTANA. Da ieri sono in corso le operazioni di spegnimanto della Centrale Elettrica di Ottana Energia di Paolo Clivati: è l'effetto del NON riconoscimento da parte di Terna del Regime di Essenzialità, un particolare "paracadute" che ha consentito in questi anni nel centro Sardegna la produzione di energia a prezzi tutelati e controllati.

Nel frattempo, gli operai dell'altra azienda di Paolo Clivati che un tempo produceva il PET per le bottiglie (Ottana Polimeri), le cui sorti sono state legate in questi difficili anni proprio alla salvaguardia della Centrale Elettrica, scrivono un documento nel quale ripercorrono i passaggi principali di una vertenza che sembra sospesa nel tempo e che pare rimbalzare da un tavolo all'altro senza trovare mai una conclusione. 

Spazio dunque alle loro parole:di seguito, la nota stampa dei lavoratori di Ottana Polimeri :

 

"Il giorno 29 ottobre 2015 presso l'Assessorato Regionale del Lavoro, l'azienda Ottana Polimeri srlConfindustria Nuoro e le Oo.Ss concordano per la procedura all'attivazione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per ristrutturazione aziendale.

L'azienda rappresentata dall' AD Paolo Clivati in jv con la multinazionale thailandese Indorama avrebbe dovuto presentare istanza al competente Ministero per ottenere il riconoscimento della Cigs per ristrutturazione aziendale per la durata di 24 mesi con decorrenza 10 novembre 2015.

A seguito dell'accordo sopra citato l'azienda dava piena disponibilita' all'anticipo di una mensilita' in caso ci fossero ritardi di erogazione da parte dell'Inps, bensì considerata la delicata situazione finanziaria complessiva anche la RAS dava il suo impegno per i primi quattro mesi per ottenere l'anticipazione del trattamento attraverso la convenzione con l'Inps e la Sfirs.

A fronte degli impegni assunti e considerata la grave compromissione dei livelli di redditività aziendale, si è stabilito, quale misura urgente che contribuisca al recupero di una condizione di equilibrio economico-finanziario ed alla salvaguardia della continuità aziendale al prelievo di una quota lorda dal TFR di ogni singolo lavoratore.

Le difficoltà economiche dell’azienda non possono giustificare azioni così aggressive e scelte unilaterali che ledono con tanta gravità i lavoratori.

Ricordiamo che operai e tecnici di Ottana Polimeri non hanno nessuna responsabilità sulla crisi finanziaria dell'azienda.

I lavoratori ritengono indispensabile sensibilizzare ulteriormente tutte le istituzioni per garantire trasparenza, impegni certi per il futuro dell’occupazione e investimenti per la salvaguardia di tutto lo stabilimento industriale di Ottana, confronto che deve coinvolgere le massime istituzioni del Paese, per la forte valenza del sito in una provincia già in grave sofferenza sul piano industriale ed occupazionale.

Aggiungiamo inoltre che non si sono mai approfonditi percorsi ulteriori di riavvio degli impianti (anche parziali), di cui più volte lo stesso Clivati aveva parlato.

Un riavvio anche parziale di una sola parte degli impianti darebbe una boccata di ossigeno importante a lavoratori e famiglie.

Inoltre ancora risulta latitante la multinazionale Indorama, la sua presenza ad un tavolo Regionale o Nazionale, siamo sicuri potrebbe sbloccare più rapidamente la vicenda Ottana Polimeri e le varie trattative in campo con altre aziende.

La politica Regionale non può continuare ad organizzare tavoli di incontro e riunioni senza portare a casa un minimo di risultato che non sia la solita Cassa Integrazione con conseguente e inevitabile perdita del posto di lavoro.

E’ uno scenario che almeno nel Nuorese conosciamo a memoria:” E’ sempre andata così”, questa volta noi vogliamo che si inverta la marcia. La chimica di Ottana deve ripartire indipendentemente dal gruppo industriale che lo farà. Questo la politica deve iniziare a metterlo in campo. E’ ora di presentare fatti e non solo promesse".

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