MACOMER. Si riaccende il dibattito nella città di Macomer sulla questione della chiusura del CineTeatro Costantino e del conseguente trasferimento della Stagione Teatrale del Cedac nel Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura.
A farlo riemergere, la lettera aperta della Dottoressa Piras indirizzata all'Assessora alla Cultura del Comune Tiziana Atzori: un racconto impietoso dell'esperienza di una spettatrice alle prese con il Teatro al Padiglione Tamuli.
Un intervento dirompente e per certi versi inaspettato, che si colloca al di fuori delle logiche e delle contrapposizioni politiche macomeresi ( la Dottoressa scrive da Oristano e dalla stessa sede raggiungeva Macomer per amore del Teatro ) e che forse proprio per questo rimanda un'immagine sin troppo nitida delle condizioni non proprio ottimali per la forma teatrale della nuova struttura del Padiglione.
Ad intervenire nel dibattito è ora il gruppo del PD di Macomer, che nella nota stampa che pubblichiamo integralmente di seguito, attribuisce alla negligenza della Giunta Succu la responsabilità di una situazione che, secondo i Democratici, poteva essere evitata.
Di seguito, il Comunicato del Circolo PD di Macomer.
La signora Carla Piras di Oristano scrive una lettera all'assessore alla "cultura" del comune di Macomer per esprimere le proprie osservazioni critiche circa la soluzione logistica trovata per la stagione teatrale.
In particolare la spettatrice ritiene che il Padiglione Tamuli, sia assolutamente inadatto sia sotto il profilo acustico che visivo, per non parlare delle < sedie improponibili>.
L'assessore alla "cultura", dopo aver affermato che la soluzione trovata ha garantito la stagione teatrale, ha detto:”dispiace che lo sforzo per salvare la stagione non venga apprezzato”.
Essa dimentica, o fa finta di dimenticare, che le scelte sbagliate fatte dalla giunta Succu hanno determinato la chiusura del Cine-Teatro Costantino. Dell'unico teatro presente nel Marghine e Planargia.
Le opposizioni, per cercare di scongiurarne la chiusura, hanno avanzato una proposta in Consiglio Comunale che prevedeva di stipulare una convenzione con i proprietari del "Costantino" per un importo di 14000 € (pari alle tasse comunali pagate annualmente per l'immobile).
La convenzione prevedeva che il comune avrebbe potuto disporre del cine teatro per un congruo numero di serate da assegnare alle associazioni della nostra città.
Tale proposta è stata respinta, con toni irriguardosi anche verso la proprietà.
Il risultato poco lusinghiero è che la città di Macomer non ha più uno spazio idoneo per gli spettacoli teatrali e non introiterà neppure i 14000 € dal momento che il locale è stato chiuso.
La enorme responsabilità è totalmente in capo alla giunta ed all'assessore comunale che si dovrebbe occupare di cultura. Per colpevole negligenza di questa giunta, Macomer è priva del suo cine-teatro.
E chissà quanto tempo passerà prima che possa avere una stagione teatrale in uno spazio adeguato.