BORORE. Dopo la pubblicazione della nota stampa a firma di Alessandro Porcu, ex Consigliere e Candidato nella sfida interna del gruppo politico Borore 2.0 per guidare la lista alle prossime Elezioni Amministrative, il Commissario Straordinario Ettore Gasperini ( nominato dalla Regione dopo le dimissioni del Sindaco Tore Ghisu a seguito dell'inchiesta che ha travolto il Comune di Borore sulla gestione degli Appalti Pubblici) interviene nel dibattito sulla gestione del Museo del Pane, chiuso da 6 mesi.
Lo fa con una nota stampa che pubblichiamo integralmente di seguito, con la quale pone dei punti fermi, documenti alla mano, ricostruendo la vicenda con dovizia di particolari e puntualizzando che gli accordi per la gestione del Museo, a norma di legge, devono essere stipulati dal Comune, non da " terze persone non aventi titoli": un documento duro, che sembra voler arginare quelle che lo stesso Gasperini definisce "strumentalizzazioni da Propaganda Elettorale".
Di seguito, la nota a firma del Commissario.
OGGETTO: Museo del Pane Rituale di Borore - Comunicato del commissario straordinario del Comune.
In riferimento alle note apparse sulle testate giornalistiche locali on line e carta stampata, relativamente alla gestione del Museo del Pane rituale di Borore, il Commissario Straordinario dellâEnte, Dott. Ettore Gasperini, in carica dal 04.09.2015, in risposta allâex consigliere comunale, Sig. Alessandro Porcu, autore degli articoli finalizzati a far emergere una situazione di âstato di abbandono della strutturaâ e contestualmente a promuovere unâidea di riavvio delle attività museali in accordo con lâISRE e le associazioni culturali locali, precisa che:
- Con atto n. 16 del 22.03.2013, il consiglio comunale deliberava, con voto unanime, âDi aderire, per la gestione del Museo del Pane Rituale di Borore, alla Fondazione di Partecipazione PROMOTEA di Macomer, tramite convenzioneâ;
- Che, nelle more della definizione della relativa convenzione, disciplinante i rapporti tra le parti e fino al 31.08.2015, ovvero alla data di chiusura, è stato gestito attraverso lâutilizzo di una unità , a diposizione tra il personale ex legler, in mobilità ;
- Che, successivamente, il citato lavoratore, nellâambito dei progetti occupazionali, di cui alla Legge Regionale n. 5/2015, è stato destinato ad attività di âprevenzione degli incendi, del dissesto idrogeologico e del diffondersi delle discariche abusiveâ.
Si precisa, ancora che, a suffragio della mera ricostruzione della mancata attività museale, antecedente al mio arrivo che, non è stato possibile affidare la gestione della struttura, in quanto, solo in data 24.12.2015, con determinazione del settore tecnico è stato possibile acquisire il certificato di regolare esecuzione, corrispondente al collaudo, per i lavori di adeguamento e allestimento, finalizzati allâottenimento dellâagibilità dei locali.
à a questo punto, ovvero a far data da gennaio 2016, che è stata chiesta la disponibilità alle socie del C.I.F (Centro Italiano Femminile) di Borore, già note per le attività svolte allâinterno del Museo, le quali garantiscono, a titolo gratuito, lâapertura della struttura per due giorni alla settimana, assicurando le attività manutentive sui beni (in particolar sui pani tradizionali) ed il riavvio dei laboratori didattici, sulla base di unâidea progettuale, come si può evincere anche allâinterno del sito tematico www.museodelpanerituale.it.
In particolare, è in fase di definizione un atto per la sottoscrizione di un protocollo dâintesa tra il Comune di Borore ed il C.I.F. nel quale verranno definite le linee comuni su cui convergere per un ottimale raggiungimento degli obiettivi gestionali, almeno fino allâinsediamento degli organi democraticamente eletti.
In conclusione, si puntualizza che:
- il Commissario Straordinario già a dicembre 2015, aveva intrapreso un rapporto collaborativo con lâI.S.R.E. (Istituto Superiore Regionale etnografico) di Nuoro, finalizzato ad ottenere una consulenza e unâassistenza tecnico/scientifica da parte degli esperti, in particolare su eventuali attività di restauro e mantenimento dei pani,
- qualsiasi sottoscrizione di accordi di gestione con altri enti, associazioni e/o produttori locali, come proposto dal Sig. Alessandro Porcu e come riportato negli articoli apparsi sulla stampa e nella nota trasmessa al Comune, dovrà obbligatoriamente avvenire con lâEnte Comune e non con terze persone, non aventi titolo.
Infine, strumentalizzare, situazioni legate al pubblico interesse, da porre a vantaggio della pura propaganda elettorale, è estremamente irrispettoso per la collettività .