La sicurezza sembra diventata un optional per gli edifici pubblici della prima città della Sardigna. A distanza di quattro giorni dall'incidente verificatosi al Liceo Classico Dettori di Cagliari, dove due metri quadri del soffitto di un'aula sono crollati ferendo un'insegnate e due ragazzi, ieri, martedì 3 dicembre 2013 è crollato anche il soffitto di un ufficio del secondo piano del Palazzo della Provincia di Cagliari. Un'altra tragedia sfiorata, visto che il crollo è avvenuto sulla scrivania di un dipendente della Provincia poco prima che l'impiegato arrivasse al lavoro. Lo scenario cittadino è piuttosto desolante: immobili trascurati, privati delle manutenzioni che necessitano e, cosa ben più grave, edifici pubblici e frequentati da molte persone che necessiterebbero, visti i risultati che sfiorano la tragedia, di seri controlli e lavori di messa in sicurezza.
Alla luce dei fatti che si stanno verificando sembrerebbe quasi che la popolazione debba abituarsi a convivere col pericolo e che la vita umana non abbia nessun valore per chi amministra le nostre città. Per capire in che acque si muovono i politici che governano i nostri centri basta constatare come vengono spesi i soldi pubblici nel solo Comune di Cagliari, che indice un bando di 146mila euro per l'acquisto di 180 pistole nuove da destinare ai vigili urbani.
Come si dovrebbe agire perché i crolli degli ultimi giorni non si verifichino più? Il Fronte Indipendentista Unidu della provincia chiede e pretende che vengano eseguiti controlli a tappeto su tutti gli edifici pubblici presenti in città e in tutti i comuni della provincia, garantendo così ai cittadini di non essere esposti ad alcun rischio di incidenti. Fornire un ragionevole grado di protezione contro la possibilità materiale di incidenti è infatti un dovere sacrosanto di chi ci amministra, ragionare sugli interventi dedicati alle strutture pubbliche è un atto dovuto a tutta la popolazione.