Per i giovani del Marghine l'Europa sarà sempre più vicina

Paolo Stella
16/12/2013
Attualità
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MACOMER – Da progetto-pilota del Centro di Servizi Culturali a struttura sostenuta e finanziata dall'Unione dei Comuni del Marghine in pochi mesi. Un successo quello dello Sportello Europa Giovani, che dopo aver portato 15 ragazzi e ragazze del territorio in Romania, Turchia e Ucraina, si appresta a diventare un tassello importante per lo sviluppo e le politiche giovanili di tutto il Marghine.
Ad annunciarlo è stato il sindaco di Borore e presidente dell'Unione dei Comuni Tore Ghisu, che ha convocato una conferenza stampa con il vicesindaco di Macomer Rossana Ledda, il direttore del Centro di Servizi Culturali Giancarlo Zoccheddu e l'operatore dello Sportello Pierpaolo Pani.
Proprio quest'ultimo ha spiegato le potenzialità dell'iniziativa: “stiamo per entrare nel nuovo sestennio della programmazione europea (2014-2020), nel quale ci saranno ancora più fondi per i giovani e la cultura”. Nello specifico, saranno 14 i miliardi sul programma Erasmus Plus e 8 su quello Creative Europe, tra i quali 750 milioni per la creazione d'impresa culturale. “Abbiamo la possibilità di lavorare in modo coerente e funzionale, a stretto contatto con le amministrazioni del territorio, per valorizzare le potenzialità espresse dei giovani, creando nuove competenze e senso civico”.
I programmi della UE, ha spiegato Pani, sono aperti a tutte e tutti senza nessuna distinzione; un aspetto sottolineato anche dal vicesindaco Ledda: “questo è un aspetto positivo perché consente di lavorare e creare opportunità, anche al di là dei sussidi per i soggetti più deboli”. Il vicesindaco ha, inoltre, ringraziato “pubblicamente il Centro per avere aperto lo Sportello: abbiamo risorse umane preziose da utilizzare, la cui competenza servirà anche a catturare risorse finanziarie importanti”. Ma oltre l'aspetto economico, c'è quello che Pani ha definito l'indotto relazionale: “partecipare a questi progetti significa lavorare con cooperative, associazioni ed enti di tutta Europa, facendo conoscere il nostro territorio a livello continentale”. L'obiettivo, infatti, non è solo quello di inviare ragazze e ragazzi a fare esperienze all'estero, ma anche di ospitare progetti: “abbiamo già molte proposte”, ha spiegato Zoccheddu, “e siamo già da tempo nell'ottica di diventare un centro ospitante; il Centro ha sempre lavorato per fare rete e già con i primi 3 scambi realizzati e i 14 programmati si sta affermando come punto di riferimento importante a livello europeo: non sottovalutiamoci”.
“Finalmente abbiamo un interlocutore valido per le politiche giovanili”, ha detto il sindaco di Dualchi Tonino Sedda, “per noi amministratori dei piccoli comuni è sempre stato difficile intercettare i giovani più lontani dal mondo culturale o scolastico”.
“E' importante”, ha spiegato infine Tore Ghisu, “uscire dalla consuetudine delle partecipazioni saltuarie ed episodiche ai progetti europei, è il momento di programmare per intercettare fondi e risorse”. Ghisu ha anche annunciato che, a gennaio, lo Sportello verrà presentato in tutti i Comuni dell'Unione.

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