Finalmente esce definitivamente allo scoperto il reale progetto della Buona Scuola voluta da Renzi e delineata nella legge 107: la scuola del Nulla.
La nostra scuola primaria e secondaria di secondo grado, sempre ai primi posti in quanto alla formazione e alla preparazione dei nostri studenti, all’improvviso precipita agli ultimi posti della graduatoria europea.
Ricostruiamo le tappe fondamentali di questa catastrofe annunciata e che nemmeno l’esito del referendum è riuscito a bloccare facendo restare in carica un governo Renzi Bis che ha continuato indisturbato a portare avanti le sue riforme in barba al volere della consultazione referendaria e le cui dimissioni hanno ampiamente dimostrato come l’ex premier avesse personalizzato il referendum stesso.
Il ministro Fedeli ha definitivamente ucciso la scuola pubblica. L’omicidio lo ha iniziato in realtà la Gelmini quando, per adattarsi alla necessità di dover stringere i cordoni della borsa del ministero dell’economia, allora presieduto da Tremonti, è stato necessario tagliare gli investimenti per la scuola.
Si è quindi tagliato sulle risorse umane così molti giovani insegnanti, appena passati di ruolo, si sono ritrovati di nuovo in una condizione di precarietà. Si è tagliato quindi diminuendo le ore di lezione per materia: meno ore di italiano, di latino, di matematica, di fisica, di storia, di filosofia. Tutte le materie che servono per sviluppare la capacità di analisi critica.
Poi è arrivata l’alternanza scuola lavoro da svolgersi durante l’orario scolastico, perciò le discipline curricolari devono cedere altre ore al lavoro gratuito degli studenti. Altra chicca l’esame di Stato. Adesso per essere ammessi all’esame basterà avere la media del 6 e non la sufficienza in tutte le materie e, inoltre, il colloquio sull’esperienza dell’alternanza scuola lavoro occuperà una parte importante dell’esame anche in termini di valutazione.
Infine il sostegno, quello che rende una scuola inclusiva, viene anche questo sottoposto a revisione.
Gli insegnanti dovranno scegliere di specializzarsi o nel sostegno o nell’insegnamento ordinario, quindi questi insegnanti saranno più degli assistenti svilendo quindi l’importante ruolo e la funzione che questi professionisti hanno
soprattutto in classe. Inoltre si parla di assegnare il sostegno solo in base al funzionamento del ragazzo disabile, ossia alla sua capacità di stare in classe senza aiuto.
Alla resa dei conti la Buona Scuola è priva di tutti i fondamenti e i principi su cui sarebbe stata scritta e teorizzata, mentre nella realtà dei fatti nega quegli stessi principi di uguaglianza sociale, meritocrazia e inclusione per svuotarla della sua funzione sociale.
Così gli stessi insegnanti sono privati definitivamente del loro ruolo sociale e ridotti al silenzio, e il popolo reso sempre più incolto ed ignorante in nome di una politica sempre più lontana dalla gente e asservite alla logica della globalizzazione. Dall’altro lato ci saranno le scuole private in cui il numero di ore delle materie fondamentali non viene diminuito; l’alternanza verrà fatta nei periodi di vacanza senza nulla togliere alla didattica e saranno queste le scuole che formeranno i nuovi quadri dirigenti.
In tutto questo i sindacati, ormai messi a tacere dalle varie prebende, tacciono essendosi resi complici della morte della Scuola Pubblica.