Pirelli è uno degli sponsor del Giro d’Italia Under 23 Enel, una competizione pensata per dare spazio agli sportivi più giovani. Una gara che ritorna dopo 5 anni di assenza, portando con sé delle novità tra cui, appunto, la presenza del Gruppo milanese.
La data di inizio è il 9 giugno mentre la tappa finale sarà il 15 giugno a Campo Imperatore (AQ), sul Gran Sasso.
Una competizione che ha ripreso vita grazie al contributo degli sponsor e al sostegno delle diverse regioni che saranno attraversate da questa corsa, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo.
Sull’importante maglia bianca quest’anno risalta il brand di Pirelli ma la coppia “sport e giovani” non sorprende chi conosce il CEO Pirelli ovvero Marco Tronchetti Provera, l’imprenditore milanese che da sempre contribuisce all’incoraggiamento delle doti dei più giovani, con borse di studio e attraverso la Fondazione Silvio Tronchetti Provera, nata con lo scopo di promuovere e formare i talenti nei settori dell’economia, delle scienze, delle tecnologie e del management. Ma la presenza dell’azienda meneghina nel mondo dello sport non si limita al ciclismo: impossibile non ricordare il legame ventennale di Pirelli con l’Inter oppure il più recente ritorno in Formula 1 con dei nuovi pneumatici.
Il giro d’Italia Under 23 torna quindi dopo 5 anni, in questa quarantesima edizione sono 180 gli atleti a partecipare, tutti nati tra il 1995 e il 1998, e un terzo delle squadre è straniera (dodici su trenta).
Il Giro U23 è nato nel 1970 ed è poi stato riabilitato nel 2017, dopo cinque anni di pausa, per volere di Davide Cassani, dal 2014 Ct della nazionale italiana maschile élite di ciclismo su strada, che ha affermato in un’intervista “Per mantenere viva la tradizione del ciclismo e rinnovare nei giovani la passione per questo sport, servono competizioni di alto livello per questo ho premuto affinché potesse rinascere il Giro d’Italia Under 23, una competizione di prim’ordine in grado di fare vivere importanti emozioni”. E se lo dice lui, classe 1961 e professionista dal 1982 al 1996, con due tappe vinte al Giro d’Italia, bisogna crederci. Cassani ha curato dettagliatamente questa edizione, mentre l’organizzazione tecnica dell’evento è a cura di Marco Selleri della Nuova Ciclistica Placci 2013.
L’Under 23 è quindi una gara per i giovani talenti del ciclismo internazionale che potranno far inorgoglire la regione o la nazione di appartenenza, farsi notare dagli sponsor e iniziare una carriera professionale, com’è successo a campioni italiani come Simoni e Pantani.
Grazie al colore della maglia (disegnata da Aldo Drudi, l’uomo che si trova dietro alle grafiche di Valentino Rossi, casco compreso) è possibile capire i risultati che hanno ottenuto, ogni maglia con uno sponsor e un colore diverso.
La maglia bianca Pirelli è per i giovani talenti, la maglia rosa avrà la firma dell’Enel (ovvero quella indossata quotidianamente da chi si trova al primo posto della classifica generale), la maglia verde ha lo sponsor Bracco e la indosserà chi conquisterà più punti nelle scalate, la maglia blu dell’intergiro ha lo sponsor GLS e l’ultima, nel vero senso della parola, ovvero la maglia nera è sponsorizzata da Pinarello.
Oltre all’importanza della presenza del logo sulla maglia bianca gli occhi sono puntati su Pirelli anche per la nuova linea PZero Velo, un copertone per la fascia medio-alta. Entusiasma anche l’idea che in cantiere ci sia la realizzazione di un nuovo tubolare, vedendo ricomparire nuovamente Pirelli nel panorama ciclismo professionistico. Inoltre, fa ben sperare anche l’idea dei più positivi che Pirelli possa diventare diventare lo sponsor di una formazione che, ovviamente, monta i suoi pneumatici.
Affascina e convince anche la zona geografica su cui sono stati condotti i test per la realizzazione di PZero Velo, ovvero sul circuito di Giarre, la base del campo motori di Pirelli, in Sicilia. La particolarità di questa zona è la possibilità di incontrare differenti manti stradali nel giro di pochi chilometri, soprattutto alle pendici dell’Etna. In questo modo si possono raccogliere molti dati, che vengono poi inviati all’università di Darmstadt in Germania. Per i test è stata convocata una squadra ciclistica composta da cinque atleti, scelti da Pirelli in base anche alla loro formazione.
Questi atleti saranno gli stessi che testeranno i tubolari, mentre altri atleti sono stati convocati per lo studio dei copertoni.
I più romantici e appassionati di storia dell’imprenditoria italiana e del ciclismo non potranno non ricordare che già oltre un secolo fa un terzo degli atleti che hanno tagliato il traguardo al primo Giro d’Italia avevano ruote con tubolari Pirelli.
Il ritorno dell’azienda milanese non può non strappare almeno un sorriso agli addetti al settore più tecnologici ma anche a quelli romantici.