Quando lo Sport abbatte le barriere: a Macomer giunge al termine il Progetto rivolto a disabili e anziani

Giulia Serra
08/07/2017
Sport
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MACOMER. Uno sguardo al sociale, con particolare attenzione per i soggetti segnati da condizioni fisiche svantaggiate per i quali la pratica sportiva può essere davvero determinante: questo il progetto, rivolto ad anziani e disabili, la cui prima parte si avvia alla conclusione dopo 10 settimane di attività e che ha visto impegnati una decina di partecipanti.

Si tratta del Progetto di Attività Motoria Preventiva e Adattata, realizzato nei locali dell’ex centro di aggregazione sociale in viale P. Nenni di Macomer, ideato e fortemente voluto dalla società Macomer Kombat Figth Club e che nasce dalla necessità di dare un’opportunità di inserimento alle attività motorie a soggetti con particolari problematiche fisiche.

Sotto la guida della Dott.ssa Stefania Soro e del Dott. Paolo Faggioni, entrambi ex atleti di Judo, che hanno elaborato e curato il progetto, i dieci partecipanti hanno seguito un programma che prevede, dopo un preliminare protocollo di valutazione, un percorso di attività aerobiche ove il rinforzo muscolare, il miglioramento della mobilità articolare e dell’equilibrio statico e dinamico garantiscono il mantenimento e miglioramento del grado di autonomia, benessere e salute dei soggetti.

La prevenzione e l’adattamento, perseguiti con l’attività motoria specifica del progetto, sono finalizzati alla prevenzione primaria e terziaria, scongiurando l'insorgere di eventuali patologie o ritardando peggioramenti e recidive delle stesse.

Grande, ovviamente, la soddisfazione della Dirigenza della società Macomer Kombat, composta da Francesco Gurrieri, Andrea Cherchi, Gian Piero Zolo e Paolo Faggioni, che in una nota congiunta dichiarano :

“Per noi perseguire i valori dello sport significa condividere e dare un contributo affinché tutti, ed in modo particolare disabili ed anziani, possano beneficiare di una migliore qualità della vita. Siamo convinti che la pratica sportiva e l’attività motoria, oltre a indurre miglioramenti negli standard fisici, producano notevoli benefici nel benessere psico fisico, con l’acquisizione di una maggiore sicurezza in se stessi e fiducia nelle proprie potenzialità, in un contesto di socializzazione che abbatta le barriere”.

Un progetto che non si esaurisce con la conclusione di questa prima fase, ma che vuole crescere ed estendersi: “intendiamo curare in modo particolare questo progetto – dicono ancora dalla Società - potenziandolo e rendendolo accessibile a più persone possibile estendendolo anche oltre i confini di Macomer”.

Partner importante del Progetto l’Associazione Onlus ASTUDHAN di Macomer, storicamente impegnata nella difesa e tutela dei diritti dei disabili, nata nel 1978 e attualmente composta da circa 50 soci che, oltre ad aver fondato la Cooperativa “Progetto H”, ha realizzato il centro diurno e altre iniziative a carattere ricreativo e ludico.

L’associazione è anche impegnata nel progetto “Dopo di Noi” per la tutela delle persone affette da disabilità oltre la vita dei propri congiunti.

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