Le due Sardegne

di Matteo Marteddu

12/01/2014
Attualità
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Partecipando alla premiazione dei progetti organizzata dalla Associazione Nino Carrus a Borore, si ha davvero la plastica percezione delle due Sardegne, tra di loro non comunicanti, che camminano su un sentiero lastricato di incolmabili differenze, destinate a non trovare mai punti di contatto. Quella di ieri sera, con sette ragazzi e ragazze ricchi e ricche di conoscenze, di modernità, di capacità progettuali. Provengono da varie comunità, hanno studiato nelle università sarde, nel continente o nelle capitali d’Europa, hanno conseguito masters in prestigiosi istituti nel mondo, esprimono certezze mentre proiettano le loro slides in un fluent british English.

Oltre i primi tre vincitori del premio, hanno tutti prodotto studi di qualità sulla funzione, organizzazione e fattibilità del Distretto Culturale nell’area del Marghine, descrivendone punti di forza e di debolezza, indirizzando la comprensione e la partecipazione attraverso l’uso degli strumenti più idonei, moderni e sofisticati delle tecnologie che rendono il mondo globalizzato. Hanno proposto all’Associazione, ai cittadini e agli amministratori locali presenti, una piattaforma di interventi che è da oggi patrimonio disponibile. C’è insomma questa Sardegna giovane, moderna, colta, che spinge in avanti, ancora inchiodata sulla prospettiva della disoccupazione,che ha la capacità di raccogliere la Storia, le tradizioni, i “ paesaggi delle pietre”, per dirla con uno di loro, e tradurla in prospettiva europea e mondiale, con linguaggio all’altezza e con grande apertura di credito alla speranza. Non a caso, oltre a noi convinti artefici, il presidente Fausto Mura in primis, di questi eventi, ha seguito con estrema attenzione il Rettore Attilio Mastino. La Sardegna nuova già irrompe sulla scena. Lo fa in un contrasto deflagrante e stridente, per fortuna, in queste ore, con i rumori opachi, secretati di certa politica, che comunque guiderà l’attività delle leggi e del governo nei prossimi anni. In quelle stanze, che per collocazione, dovrebbero anche interessarci, discutono se candidare appunto a fare quelle leggi, persone indagate per aver sottratto, in forme le  più fantasiose, un malloppo di danaro pubblici.  Due Sardegne.

Bisogna accelerare lo scontro perché quella vecchia, arrugginita, ingrigita infarcita di ignoranza e di clientele a basso costo, deve perire.

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