Siamo obbligati ad intervenire nel dibattito che in queste ultime settimane si sta sviluppando nel nostro territorio rispetto a due argomenti che riteniamo di grande valenza per le nostre collettività .
Nel contenuto del nostro primo documento, tra i vari punti trattati, ci siamo soffermati sulla questione del fenomeno migratorio e sulla necessità di affrontare il dibattito a livello territoriale, evidenziando, inoltre, lâazione politica fatta negli scorsi anni sullâimportante questione del dimensionamento scolastico.
Alcuni Sindaci dei Comuni del Marghine (BIRORI, BORORE, BORTIGALI, LEI, NORAGUGUME, SILANUS e SINDIA) hanno stilato, riguardo alla questione migranti, un documento che noi condividiamo nella forma e nella sostanza, nel quale hanno evidenziato fedelmente tutto il percorso fatto nel tempo, condividendo e opportunamente sostenendo il Sindaco di Macomer, attualmente Presidente dellâUnione, per le politiche lungimiranti fatte assieme e che permetteranno al territorio di usufruire delle clausole di salvaguardia previste dalla legge, che rende esenti i comuni che appartengono alla rete SPRAR dallâattivazione di ulteriori forme di accoglienza.
Noi abbiamo consapevolezza di quanto sopra, in quanto il Sindaco Manconi e la Sua maggioranza di centro sinistra, durante lo scorso mandato elettorale, hanno avuto un ruolo importante assieme al Presidente Succu e ai sindaci facenti parte dellâUnione, dibattendo e riflettendo a fondo per capire e fissare obiettivi e criteri, e dotarsi degli strumenti necessari per gestire il lungo e travagliato processo migratorio a cui saremmo andati incontro e la successiva integrazione. Eâ doveroso dire che il confronto è stato serrato, difficile ma leale e, soprattutto, finalizzato ad esprimere politiche comuni.
Notiamo, con grande rammarico, lâassenza del nostro Comune e dei suoi rappresentanti istituzionali di maggioranza dallâ attuale dibattito, confermando il sospetto di una mancanza di strategia rispetto ad un problema di vitale importanza per il futuro delle nostre comunità , e la mancanza di sintonia con i suddetti rappresentanti istituzionali. Le frequenti assenze della Sindaca o di un Suo delegato/a alle assemblee dellâUnione, che non vanno viste come degli orpelli o semplici perdite di tempo, ma come luoghi deputati per discutere democraticamente, le reputiamo gravi, in quanto si è automaticamente esclusi dalle decisioni, dalle deliberazioni e dalla programmazione territoriale. Avevamo scritto che connettersi e creare un rapporto positivo con le altre Istituzioni locali sarebbe stato vitale per le sorti del nostro territorio, e che isolarsi sarebbe stata la premessa di un sicuro declino e di un pericoloso isolamento.
Lâatteggiamento che lâAmministrazione ha avuto rispetto al delicato problema del dimensionamento scolastico è la prova che conferma le nostre sensazioni, ed il risultato deleterio ottenuto in tale vicenda è figlio delle suddette assenze assembleari.
Sarebbe interessante conoscere il ragionamento fatto dalla Giunta per una scelta a nostro parere irrazionale, che ha avuto, speriamo temporaneamente, lâeffetto nefasto di disconnettersi dalle altre Autonomie locali del Marghine, generando una frattura politico-istituzionale preoccupante, rispetto ad un argomento che per sua natura deve avere carattere territoriale, provinciale e regionale e non può prescindere, quindi, da un ragionamento collettivo.
Si ha forse la presunzione che il nostro Borgo, in splendida solitudine, possa dettare le politiche e le strategie future del territorio? In riguardo ai sopracitati temi possiamo permetterci lâisolamento, rifiutare le alleanze perché probabilmente pervasi dalla sindrome di una presunta e spocchiosa castità politica? Si ha la consapevolezza che la forte crisi socio economica e il fenomeno dello spopolamento che nel breve periodo farà sparire intere collettività , se lo Stato e la Regione non interverranno con progetti finalizzati ad una occupazione stabile, ci obbliga ad essere uniti, solidali e lungimiranti?
Come gruppo di centro sinistra non possiamo rischiare che Bolotana, riconosciuta per essere stata da sempre al centro del dibattito politico-culturale territoriale e regionale, venga adesso marginalizzato ed escluso dalle future strategie. Siamo convinti che tale atteggiamento isolazionista, senza avere la presunzione di dettare i tempi ed entrare in casa dâaltri, debba essere oggetto di riflessione da parte dellâopposizione consiliare e delle altre forze politiche del nostro Paese.
GRUPPO DI CENTRO SINISTRA BOLOTANESE