Capisco la delusione della opposizione consiliare.
Dopo essere uscita con le ossa rotte dalla vicenda CPR ed essere stati così clamorosamente sconfessati dal ministro Minniti in persona, tentano di ritornare in sella aggrappandosi come meglio possono alla criniera di un cavallo di battaglia dal quale sono stati appena disarcionati.
Quella opposizione che sino a qualche giorno fa andava ripetendo che dal carcere si poteva uscire liberamente?
Quella opposizione che andava in giro ad alimentare le paure più istintive con frasi del tipo âce li ritroveremo in giro e sotto casa?â.
Il ministro Minniti è stato chiarissimo e lapidario: dal carcere non si potrà uscire e verrà assicurato il controllo esterno da parte delle forze dellâordine (la cui presenza aumenterà sensibilmente sino al punto di vedere ripristinata la presenza della Guardia di Finanza).
Fine delle polemiche e delle mistificazioni.
Eâ difficile riprendersi dopo una botta del genere.
Ma ecco il colpo di genio. Dicono: âsi mettono in carcere persone che non hanno commesso nessun reato, chiuse in galera senza che vi siano accordi internazionaliâ.
Quindi, sconfitti sul piano detentivo (è assodato che dal carcere non si esce), allora la buttano sulla violazione dei diritti umani. Che bel dietrofront!!!
Suvvia decidetevi. Allora il carcere câèâ¦..e dal carcere quindi non si esce?
Fine della bomba sociale.
Violazioni di diritti? Non si confondano le idee: in carcere finiscono solo gli immigrati clandestini, coloro che violano le regole di ingresso in un Paese e NON hanno diritto alla protezione umanitaria.
Ma dai. Anche i bambini sanno ormai che il CPR serve come deterrente per la rotta algerina, una rotta clandestina che alimenta un traffico illegale. Nulla a che vedere con i profughi ai quali spetta lâasilo per ragioni umanitarie.
âQuella del CPR non è accoglienzaâ, dice lâopposizione.
E chi ha mai detto che è accoglienza? Il CPR, dice sempre il ministro non noi, è un formidabile deterrente contro lâimmigrazione irregolare, che serve a tutti proprio per garantire lâattuazione delle politiche di accoglienza come la rete SPRAR
ââ¦In principio si parlava di 80 ospiti, mentre oggi si è arrivati a 200...â
Balle: il ministro ha confermato che la capienza del carcere è un dato tecnico dal quale non si sfugge. Conterrà il numero di persone previsto dalla legge e dalle risoluzioni internazionali. Sicurezza delle popolazioni e rispetto della dignità della persona su tutto.
â⦠Antonio Succu ha preso una decisione in maniera autonomaâ¦â, ââ¦non ha neppure informato il suo consiglio di aver candidato Macomer per ospitare il CPR.â
Falso: il sindaco ha sempre informato con tutti i mezzi consentiti sin dalle prime interlocuzioni e la correttezza della procedura è stata certificata dalle parole di elogio del ministro rispetto allo sforzo e impegno profuso da questa amministrazione locale.
Un durissimo colpo per la minoranza alla quale non rimane che tentare di ripiegare sul cavallo di battaglia coniato della destra locale â â¦. ha rigettato lâipotesi del referendumâ¦â.
Beh fa un certo effetto vedere insigni esponenti della sinistra storica macomerese, accucciarsi sotto lâala protettrice di Gina Falchi.
à il segno dei tempi.
Nel merito della boutade, non ci resta altro che ricordare alla Falchi che il sindaco ha mantenuto aperta lâopzione del referendum sino a quando Ministero, Prefettura e Regione, non ne hanno certificato la inammissibilità .
Cosa rimane allora dellâavventura mistificatoria e populista contro il CPR?
Nulla, se non una piroetta finale â⦠tanto sono promesse fatte da un Ministro in scadenzaâ .
Che dire! Chiunque (a maggior ragione chi ha avuto ruolo istituzionale) sa che il Patto siglato a Nuoro è vincolante (anche sotto il profilo della continuità amministrativa) al punto che ogni singolo punto è inserito nella Convenzione che disciplinerà le regole per la riapertura del carcere, di imminente sottoscrizione.
Una chiosa finale: ma siamo proprio sicuri che la posizione espressa da Uda sia avvallata da tutta lâopposizione, anche da quella parte espressa dallo stesso partito (PD) del ministro?
Temo sia solo una uscita in solitaria, di pancia, poco riflettuta che ci daâ lâoccasione di consolidare un risultato di grande pregio: due anni fa il governo chiudeva un carcere; oggi lo stiamo riaprendo in un quadro di legittimità , di rispetto dei diritti umani, di garanzie per la popolazione assunte ai massimi livelli istituzionali.
Tutto il resto sono chiacchiere.