Inceneritore di Tossilo, il Presidente Medici per l'Ambiente Scanu: “la salute rischia di andare in fumo”

l'intervento di Domenico Scanu, Presidente Isde Sardegna

Domenico Scanu, ISDE Medici per l’Ambiente – Sardegna 
20/04/2018
Attualità
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Il Tar rigetta il ricorso dei comitati per l’inceneritore di Tossilo ….. e la salute rischia di andare in fumo.

Si constata ancora una volta che si ridicolizza il concetto di “rifiuti zero”, che non si conosce il concetto di “economia circolare” e si sostiene l’incenerimento come soluzione del problema rifiuti non considerando le conseguenze gravi ed evitabili dell’incenerimento dei rifiuti.

I medici ISDE continueranno a fare la loro parte e a non tacere, in Sardegna solidali con “NBF-Non bruciamoci il futuro” e “Zero-Waste”.

In Italia, per una serie di illeciti contributi la combustione di qualunque materiale è incentivata con i denari dei contribuenti, meccanismo che è stato descritto in modo esemplare dall’ing. Paolo Rabitti, consulente per la Procura di Napoli, nel suo libro “Ecoballe” in cui si dimostra come, paradossalmente, nel nostro Paese, anche a “bruciare acqua ci si guadagni”, calpestando non solo le leggi della fisica e della termodinamica, ma anche il più elementare buon senso. 
Ma quel che è peggio è che i cosiddetti “nuovi inceneritori” come quello previsto a Tossilo, sono alimentati con una quantità di rifiuti ben maggior rispetto a quelli vecchi e di conseguenza sono molto maggiori sia i volumi di fumi emessi, sia la quantità complessiva di diossina e altri inquinanti. Infatti , come già espresso in altre comunicazioni, i limiti di legge si riferiscono alla concentrazione per ogni m³ di fumo ma non prendono in considerazione la quantità complessiva di ogni inquinante emesso, che invece è il parametro più importante dal punto di vista sanitario, soprattutto per inquinanti persistenti e bioaccumulabili come le diossine.

Infine non va dimenticato che, anche ammettendo una maggiore efficacia dei sistemi di abbattimento delle immissioni in atmosfera, ciò non fa altro che determinare il trasferimento degli inquinanti dai fumi ai rifiuti prodotti dagli inceneritori (in particolare le ceneri leggere raccolte nei filtri) e quindi una ridislocazione nel tempo e nello spazio dell’impatto sanitario e ambientale.

Il progetto inceneritore di Tossilo in questione è un ulteriore inaccettabile oltraggio verso un territorio Regionale che già da decenni subisce le conseguenze di scelte industriali ed energetiche errate (ultima il progetto di metanizzazione) responsabili di inquinamento ambientale nonché di preoccupanti criticità sanitarie riscontrate in vari studi scientifici ed epidemiologici.

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