Gigi Riva e Gianfranco Zola, idoli intramontabili del Cagliari

24/06/2022
Attualità
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Il calcio in Sardegna è di lunga lo sport preferito dalla gente, gente che ama lo spettacolo proposto sul prato verde. E nell'isola più lontana dall'Italia, ma la cui cultura è solida e unica, questo sport ha avuto sempre nel Cagliari l'unica vera società di spessore, una società in grado di plasmare un sentimento importante di appartenenza per l'intera isola. Se vogliamo tornare indietro nel tempo e cercare i due calciatori che più di ogni altro hanno generato un rispetto e un'ammirazione verso la squadra sarda, questi due sono Gigi Riva e Gianfranco Zola, i quali hanno trionfato sia nell'isola, sia al di fuori di essa.

Gigi Riva, dal Nord per amare Cagliari

Nessuno avrebbe immaginato che un riservato uomo del Nord, più precisamente della Lombardia, avrebbe potuto essere protagonista di una rivoluzione come quella realizzata da Gigi Riva al Cagliari. "Rombo di Tuono", come lo chiamava lo storico giornalista Gianni Brera, sbarcò nel capoluogo sardo nell'estate del 1963 quasi controvoglia, salvo poi trovare un'enorme identificazione nella cultura locale e diventare, poco a poco, un idolo assoluto, rifiutando addirittura un trasferimento alla potentissima Juventus, qualcosa che aumentò a dismisura l'amore per lui da parte dei tifosi del Cagliari. Con la società sarda Riva visse 13 anni di pura passione, diventando un sardo come gli altri dopo essere stato adottato dall'isola. Con la maglia numero 11 della squadra rossoblu, Riva vinse nel 1970 uno storico campionato italiano, torneo nella cui prossima edizione l'Inter risulta la grande favorita alla vittoria da quanto indicano le più recenti quote del calcio scommesse disponibili in questo momento. Dotato di un sinistro magico con il quale sapeva sia tirare di potenza sia di precisione, Riva è stato anche uno degli attaccanti più forti di sempre della Nazionale Azzurra, della quale continua a essere il massimo goleador di tutti i tempi con ben 33 reti all'attivo e con la cui maglia arrivò al secondo posto ai mondiali di Messico 1970, quando solamente un Brasile pieno di fenomeni fermò la compagine azzurra, nella quale lui era titolare indiscutibile.

Gianfranco Zola, il geniale folletto sardo

Nato a Oliena, in provincia di Nuoro, Gianfranco Zola è senza dubbio il più grande calciatore sardo di sempre. Piccolo di statura, ma dalla grande intelligenza e dalla spiccata classe palla al piede, il folletto sardo ebbe la fortuna di avere come primo maestro un tale Diego Armando Maradona, che lo ebbe come riserva nel Napoli l'anno del secondo Scudetto della società partenopea. Dopo aver debuttato nella Nuorese e poi aver giocato nella Sassari Torres, il calciatore classe 1966 imparò moltissimo a Napoli, dove ereditò la maglia numero 10 del fenomeno argentino e stupì tutti per le sue qualità tecniche. Dopo essere passato al Parma, dove ottenne buoni risultati, visse poi la sua epoca di massimo splendore al Chelsea, diventando l'idolo dei tifosi di Stamford Bridge. Poi, chiuse il sipario proprio al Cagliari, con il quale ottenne una storica promozione in Serie A, dove disputò la sua ultima stagione dando orgoglio a tutta la sua terra d'origine.

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