Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana, ma secondo i dati più recenti, solo il 51% di esse investe in programmi di formazione per i propri dipendenti.
Questo significa che quasi metà del tessuto imprenditoriale nazionale rischia di restare indietro in termini di competitività e innovazione.
Nelle PMI, la mancanza di formazione strutturata porta spesso a inefficienze operative e difficoltà ad affrontare le sfide dei mercati globali.
In questo senso, un ambito particolarmente critico, riguarda il project management, dove la gestione dei progetti, se affidata a persone non adeguatamente formate, spesso porta a ritardi, sprechi di risorse e perdita di opportunità di business.
La figura del project manager, dotata di competenze trasversali e capacità di coordinamento, rappresenta invece un vero acceleratore di crescita per le imprese che vogliono strutturarsi e competere su scala più ampia.
Le aziende che scelgono di formare o inserire un project manager certificato vedono benefici tangibili, che si traducono in migliori performance nei processi, maggior rispetto di tempi e budget e una più efficace gestione del rischio.
Ciò nonostante, il gap rispetto ad altri Paesi europei resta evidente. In Germania e Francia, ad esempio, le PMI investono significativamente di più in percorsi formativi specifici, soprattutto in discipline manageriali e organizzative.
Questa fotografia suggerisce non solo un’urgenza per le imprese, ma anche un’opportunità per i professionisti che vogliono ricoprire ruoli chiave, poiché la richiesta di competenze nel project management è destinata a crescere e chi saprà formarsi adeguatamente avrà un vantaggio competitivo sia in termini di occupabilità che di carriera.
In altre parole, il professionista che intende affermarsi in questo settore non deve necessariamente attendere che le imprese investono su di lui, ma può investire su sé stesso, per portare valore all’intera squadra, oltre che alla propria carriera.
Che sia dal basso o dall’alto, restare aggiornati sulle migliori tecniche di project management consente sia ai professionisti che alle aziende di crescere, verso un futuro più solido per la propria carriera, per le aziende e la tenuta dell’economia nazionale stessa.
Gli enti di formazione più attenti alle esigenze delle imprese, ai trend internazionali e alle richieste del mercato lavorativo, stanno già operando in questo senso, proponendo corsi altamente focalizzati e progettati proprio per formare le migliori figure professionali.
Ne è un esempio il Corso di Project Management progettato da 24ORE Business School, come una soluzione concreta e al passo con le esigenze del mercato, soprattutto per l’approccio pratico e orientato ai risultati.
Il master, di fatto, propone un percorso che simula scenari reali, attraverso project work, case study e attività laboratoriali che permette ai partecipanti di apprendere sul campo come gestire ogni fase di un progetto, dall’ideazione alla consegna, passando per la gestione del team, del budget e del rischio.
Questo approccio esperienziale trasmette competenze operative immediatamente spendibili in contesti aziendali complessi, inculcando un vero e proprio mindset orientato al risultato e con un occhio agli sviluppi internazionali del mercato.
Inoltre, la modalità online garantisce la massima flessibilità ai professionisti già inseriti nel mondo del lavoro, che possono così seguire le lezioni senza sacrificare i propri impegni, mentre chi è all’inizio della carriera può organizzare il percorso in modo strategico per rafforzare il proprio profilo.
Formarsi con un programma così strutturato, dunque, non solo di arricchire il proprio bagaglio di competenze, ma consente di costruire una mentalità orientata al problem solving e alla leadership, indispensabile per chi vuole crescere in contesti dinamici e internazionali e rappresentare davvero un valore aggiunto per le PMI di domani.