BORTIGALI. E’ stata la piccola chiesa di San Palmerio, sede dell’omonima confraternita, ad ospitare sabato pomeriggio la presentazione di “ Narami”, la prima raccolta di poesie di Gian Gavino Vasco, geometra bortigalese di 62 anni, affacciatosi per la prima volta nel mondo dei concorsi letterari nel 2006 ed oggi unanimemente considerato uno dei maggiori poeti sardi a tavolino.
A presentare il corposo volume, contenente in tutto 90 componimenti in rima con relativa traduzione in italiano, sono stati Antonio Canalis, storico segretario del premio “ Città di Ozieri” e Paolo Pillonca, autore anche della prefazione. Nei loro interventi, molto apprezzati dal folto pubblico presente, entrambi i relatori hanno analizzato i tratti distintivi della poesia di Vasco, di cui hanno sottolineato la profonda sensibilità umana e poetica, la musicalità dei versi, la capacità di proporre strutture poetiche per molti versi inedite.
La serata è proseguita con la lettura di alcune poesie dell’autore bortigalese, mirabilmente interpretate da Carmela Arghittu e Domitilla Mannu accompagnate dalla musica di Davide Fara; e con l’omaggio reso a Vasco dai numerosi poeti accorsi per l’occasione da ogni parte dell’isola. Presenti tra gli altri Angelo Porcheddu, Salvatorangelo Murgia, Giovanni Pira, Antonio Maria Pinna, Giovanni Piga, Franco Piga, Giovanni Soggiu, Pier Giuseppe Branca, Antonello Bazzu, Eliano Cau, Salvatora Miscali, Santino Marteddu, Antonio Brundu, Tetta Becciu, Teresa Piredda, Leonardo Berria, Giovanni Chessa, Giuseppe Tirotto, Antonio Sannia, Domenico Angelo Fadda, Gonario Carta Brocca, Rachel Falchi.
Come d’obbligo la conclusione della serata è stata affidata alle parole di un commosso padrone di casa che, nel ringraziare tutti per la presenza e la vicinanza, ha dato saggio, per l’ennesima volta, della proverbiale modestia che lo contraddistingue e che lo fa così unanimemente apprezzare.