Bolotana. Gli stimoli creativi del territorio

Giulia Serra
12/09/2014
Attualità
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BOLOTANA. Riflessione e pratica, spunti creativi e buoni esempi, recupero delle conoscenze  e sviluppo possibile: tutto questo e molto altro emerge dall'originale laboratorio “Comunicare il territorio: lo sciame intelligente e nomade” organizzato all'interno della 6^ Sagra della Seada dal Gal Marghine e curato dall'estroso Carlo Infante, docente freelance di Performing Media, presidente-managing director di Urban Experience, ideatore di format web, acuto osservatore delle trasformazioni sociali e culturali ed “istigatore” irriverente di intelligenza creativa.
Un percorso multisensoriale all'interno del bosco, una “conversazione nomade” nella quale la sollecitazione narrativa via radio stimola lo sguardo, invita all'ascolto dei luoghi, alla riscoperta degli spazi pubblici e alla ricerca e all'ideazione di una nuova progettualità, dal basso, partendo da quel territorio col quale si deve, necessariamente, tornare in sintonia per immaginare la vita nel futuro che è già oggi.
Anche la degustazione dei mieli dell'azienda Pitzalis parla di territorio, contiene e sprigiona conoscenza antica e riscoperta, lavoro e passione, connessioni radicate nella terra e intuizioni che portano lontano. 
“Ricostruire un tessuto sociale coniugando l'innovazione con la tradizione, ripartendo dai propri territori e ponendo al centro le relazioni. Dobbiamo avere il coraggio di dire cose scontate, facendole” ci dice Infante a margine del laboratorio.
Così, nella riflessione sapientemente inserita all'interno di una passeggiata rigenerativa, s'immagina, si vede, si sente, si percepisce, si crea
Per vedere l'interessante contributo di Carlo Infante, clicca qui.

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