Il Gruppo Consiliare âINDIPENDENTES Pro SILANUSâ ha presentato in data 12 settembre 2014 un Ordine del Giorno avente per oggetto: Osservazioni sulle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale Regionale e di Autorizzazione Integrata Ambientale circa la realizzazione di una nuova linea di termo-valorizzazione da 30 MWt presso il sistema di trattamento rifiuti di Macomer/Tossilo.
il Consiglio Comunale di Silanus, che si era già espresso contro la costruzione del nuovo inceneritore nel 2011 e 2012, verrà quindi chiamato ad esprimersi una terza volta su una serie di osservazioni circa lâimpatto ambientale dellâopera.
Le osservazioni vertono su una serie di criticità già puntualmente espresse da studiosi, cittadini, associazioni, con in prima linea il comitato âNon Bruciamoci il Futuroâ di Macomer.
Al primo posto la dubbia pretesa del Consorzio Industriale di Macomer di assumere lâiniziativa in contrasto con le direttive regionali, lâente attualmente in liquidazione dovrebbe infatti occuparsi solo della ordinaria amministrazione e non certo di investimenti a lungo termine.
Nessuna attenzione è stata riservata dagli estensori dello Studio di Impatto Ambientale alle ipotesi di smaltimento alternative dallâincenerimento, già ampiamente sperimentate e adottate con successo in diverse parti del mondo ed anche in Italia.
Seguono le osservazioni prettamente ambientali su un sito già pesantemente compromesso dallâattività ventennale dellâinceneritore in un territorio particolarmente delicato, attraversato da torrenti e adiacente alle aree S.I.C. e Z.P.S. dellâaltipiano di Abbasanta e Campeda
Non a caso il servizio SAVI regionale ha bloccato la costruzione di un parco eolico nello stesso comprensorio valutandone negativamente lâimpatto ambientale.
Seguono le osservazioni di tipo sanitario visto lâallarmante incremento di gravi malattie in tutti i comuni del territorio interessato dalla ricaduta dei fumi dellâinceneritore ed il mancato avvio di qualsiasi monitoraggio sullo stato di salute delle popolazioni del territorio.
Particolare attenzione viene richiesta circa lâassoluta incompatibilità di un impianto industriale insalubre per lâimpatto negativo verso le uniche attività ancora attive sul territorio, particolarmente delicate in quanto trattano prodotti destinati allâalimentazione umana ed animale: farine, mangimi, carni e sopratutto latte, formaggi ed altri derivati.
La qualità dellâaria è inoltre importante per garantire la qualità e la salubrità delle campagne dove di alleva allâaperto una quota importante del patrimonio ovi-caprino della Sardegna, 125mila capi solo nei comuni immediatamente adiacenti, oltre 300mila nel territorio circostante. à ben difficile che si possono ottenere produzioni agricole tipiche, salubri e genuine in un territorio pesantemente compromesso dal punto di vista ambientale.
Particolarmente grave la mancata individuazione in progetto del sito da adibire a discarica di servizio dove stoccare in sicurezza le ceneri ed i materiali incombusti, posto che non è possibile avviare alcuna attività di incenerimento senza conoscere il destino finale dei residui della combustione.
Superficiale appare infine la relazione archeologica, nella quale nonostante si ammetta lâesistenza di un ricco patrimonio archeologico si certifica la possibile convivenza con lâimpianto, già oggi il più esteso ed elevato dellâintero comprensorio industriale. Lâestensore, uno studio tecnico della penisola, evidentemente si basa su una scarsa o nulla conoscenza dei luoghi, visto che sono perfettamente visibili in loco alcuni nuraghi e tombe di giganti, quella di âCastigaduâ si trova addirittura a pochi metri dal muro di cinta dellâinceneritore. Inoltre in epoca storica il sito è stato anche teatro della Battaglia di Macomer, dovrebbe meritare quindi una tutela particolare.
Le osservazioni ,una volta approvate, verranno inoltrate al Servizio SAVI presso lâAssessorato Regionale alla Difesa della Ambiente, responsabile della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ed al settore Ambiente della Provincia di Nuoro, responsabile del rilascio della Autorizzazione Integrata Ambientale.
Sarebbe auspicabile che quanti più cittadini, associazioni ed anche amministrazioni comunali inoltrassero analoghe osservazioni ai competenti uffici entro il termine ultimo del 23 settembre 2014.
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