Ottana Polimeri. Impianti fermi, i Sindacati chiedono l'apertura di un tavolo in Regione. Intanto Indorama investe in Polonia

Giulia Serra
26/09/2014
Attualità
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OTTANA. La situazione di stallo della Chimica ad Ottana potrebbe essere analizzata e discussa a breve in sede regionale. I sindacati avrebbero infatti chiesto alla Regione Sardegna l'apertura di un tavolo di confronto al quale invitare Paolo Clivati e Indorama, il gruppo Thailandese che dal 2010, insieme allo stesso Clivati, attraverso la società Ottana Polimeri, gestisce l'impianto di produzione del PET.

Una richiesta che i lavoratori avevano avanzato già da alcuni mesi, e che parrebbe ora concretizzarsi in un documento firmato da tutte le sigle sindacali.

Dopo il riavvio del reparto Poly per 20 giorni, tempo utile per la produzione di 4.000 tonnellate di prodotto per una commessa isolata, gli impianti sono nuovamente fermi.
Agli operai era stato spiegato che il fermo era dovuto ad un problema di crisi di mercato, all'assenza di dazi ed al valore troppo elevato dell'Euro.
Forse qualche lavoratore avrà avuto qualche perplessità leggendo pochi giorni fa che Indorama ha appena completato i lavori di ammodernamento ed ampliamento dell'impianto Pet di Wloclawek, in Polonia, specializzato nella produzione di gradi per bottiglie e imballaggi, che passa da una capacità produttiva di 160.000 tonnellate annue ad una di 216.000.
Lavori, tra l'altro, portati avanti in tempi brevi per ridurre al minimo il fermo degli impianti, che oggi consentono all'impianto di produrre di più con costi ridotti.
Se la Regione riuscirà a convocare, come si augurano gli operai, i rappresentanti di Indorama al tavolo di confronto, si potrà finalmente comprendere se i thailandesi hanno o meno un interesse produttivo nella piana di Ottana e, in caso positivo, un piano industriale da sottoporre all'attenzione del territorio.

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