A Manca pro sâIndipendentzia, da sempre vicina e attivamente solidale con la lotta del Movimento Pastori Sardi, anche stamattina era presente allâincontro di Tramatza convocato per affrontare il problema della Lingua Blu che sta devastando le campagne sarde.
La distruzione dellâeconomia sarda portata avanti dallo Stato italiano e dai suoi delegati dei partiti italiani in Sardigna ha ormai raggiunto il limite: nellâagricoltura come nellâindustria, passando per la pastorizia.
Addossiamo la completa responsabilità di questa situazione alla classe politica coloniale che ha governato la Sardigna per conto dellâItalia negli ultimi 60 anni. Alla loro cieca obbedienza alle mire di Roma va la responsabilità di aver permesso che nei nostri porti qualunque bestia infetta sbarchi da sempre senza alcun controllo sanitario, ammorbando tutta lâisola, mentre dalla Sardigna vengono bloccate le esportazioni per questioni che essi definiscono âsanitarieâ.
Queste malattie non sono una fatalità o una sfortuna: sono colpa del disinteresse della classe politica coloniale, quando non anche un piano non confessabile che mira ad annientare la nostra economia e, con essa, il nostro stesso popolo.
Sterminarono i nativi americani tramite lo sterminio dei bisonti, ora lâItalia prova a fare la stessa cosa col nostro popolo sterminando il nostro bestiame!
Insistono a voler vaccinare le pecore anche quando sono malate, facendo solo un danno più grande. Qualsiasi animale va vaccinato prima che si manifesti la malattia, non durante. Perciò, somministrando il vaccino con enorme ritardo, causano altre morti, aborti, diminuzione del latte. Si vaccinano indiscriminatamente bestie sane, malate e con la malattia incubata, e si ricattano i pastori di non poter ricevere indennizzi senza prima aver vaccinato il bestiame, cosa che è non solo, oramai, inutile ma per giunta dannosa. Evidentemente il giro dâaffari legato ai vaccini non può essere messo in discussione!
Il problema della Lingua Blu in Sardigna è un problema politico prima ancora che sanitario, e non ci si libererà mai delle malattie del bestiame â così come dei problemi legati allâindustria, allâagricoltura, al commercio â fino a quando non ci libereremo di questa classe politica asservita che obbedisce agli oscuri piani e agli ordini politici che arrivano da Roma.
Eâ giunta lâora di saldare le istanze dei lavoratori alla rivendicazione di una Sardigna nuova, progettata in Sardigna dai lavoratori sardi e ad esclusivo interesse dei lavoratori sardi.