MACOMER. Riceviamo e pubblichiamo integralmente l'interrogazione presentata dal Consigliere di Minoranza Giuseppe Ledda
Egr. Signor SINDACO DI MACOMER
Egr. Signor SEGRETARIO COMUNALE
c.p.c.: - Egr. Signori CAPIGRUPPO CONSILIARI
- Egr. Signor REVISORE DEI CONTI
Da oltre un anno e mezzo - attraverso interventi verbalizzati nel corso di sedute consiliari e con richieste scritte - ho posto all’attenzione del Sindaco, del Consiglio comunale e dei Segretari comunali che si sono succeduti, l’esigenza di verificare alcuni atti amministrativi di un certo rilievo, sia per la loro portata economica, sia sul piano della correttezza e linearità delle procedure di adozione, attinenti: 1) - la Società mista GST srl: 2) - la gara per l’installazione di pannelli fotovoltaici sulle coperture degli edifici della Mostra zootecnica; 3) - l’impianto di illuminazione votiva del cimitero.
Non avendo a tutt’oggi avuto alcuna risposta, ripropongo qui di seguito in forma sintetica le questioni sopracitate, rimarcando la possibilità che da esse possono essere scaturiti rilevanti danni erariali ed auspicando che in tempi brevi possano essere forniti gli opportuni chiarimenti ed approfondimenti.
SOCIETA’ MISTA GST - SRL
Sono stati pagati nel corso degli esercizi 2010 – 2011 debiti pregressi facendo ricorso a fondi di bilancio iscritti come residui attivi su capitoli che non avevano nessuna attinenza con le prestazioni che avevano originato l’emissione delle fatture. In particolare risultano pagati interessi di mora per 91.500 euro – che si sarebbero dovuti innanzitutto riconoscere come debito fuori bilancio - utilizzando fondi destinati allo smaltimento dei rifiuti. Inoltre risultano pagate prestazioni per servizi resi dalla GST utilizzando fondi per Partecipazioni azionarie, attingendo probabilmente alla parte residua di un contributo a fondo perduto della R.A.S. finalizzato ad un aumento del capitale della GST, mai concretizzatosi. Il tutto come da elenco allegato, già depositato a suo tempo nel corso del Consiglio comunale.
GARA PER LA CONCESSIONE DELL’INSTALLAZIONE DI IMPIANTI FOTOVOLTAICI ED OPERE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SUI TETTI DEI FABBRICATI DELLA STRUTTURA FIERISTICA NEL MONTE S. ANTONIO.
La gara è stata aggiudicata all’unico concorrente che nella propria offerta aveva introdotto diverse e sostanziali varianti rispetto al bando, nonostante quest’ultimo escludesse in modo tassativo tale possibilità. In particolare risulta aumentata del 19% la superficie su cui installare gli impianti fotovoltaici, con l’inclusione di un quinto capannone non previsto nel bando. Inoltre risulta aumentato a 25 anni (rispetto ai 20 anni previsti nel bando) il periodo di cessione all’impresa aggiudicatrice del diritto di superficie e della conseguente attribuzione alla stessa dei contributi erogati dal GSE per l’energia prodotta, con una equivalente riduzione dei benefici economici a favore del Comune, stimabile in oltre un milione di euro. Risulta modificata la garanzia fideiussoria, sulla base del riconoscimento che l’importo previsto nel bando risulterebbe sovradimensionato. Il progetto presentato dal concorrente non contiene tutti gli elaborati richiesti dal disciplinare di gara; Il rimborso al Comune dell’importo di €. 40.000 previsto dal disciplinare di gara, viene sostituito dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla copertura di un altro edificio comunale. Il canone annuo viene sostituito dagli introiti derivanti da tale nuovo impianto.
IMPIANTO PER L’ILLUMINAZIONE VOTIVA NELL’AMBITO DELL’ INTERVENTO “A” – PRIMO STRALCIO DELL’AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE.
I lavori appaltati prevedevano esclusivamente la realizzazione di un impianto autonomo per le luci votive a servizio dei nuovi 135 loculi in progetto, alimentato da un modulo fotovoltaico da installare sulla copertura degli stessi. In sede di utilizzo del ribasso d’asta, è stata disposta una variante in corso d’opera per un intervento radicale di manutenzione straordinaria dell’impianto di illuminazione votiva dell’intero cimitero – effettuato in regime di subappalto - che ha sostanzialmente modificato il progetto originario, assorbendo oltre il 20% del finanziamento totale. Nonostante ciò, l’impianto delle luci votive non si è dimostrato in condizioni funzionare, tanto da richiedere un ulteriore ed ingente intervento di circa 90.000 euro nell’ambito secondo stralcio di ampliamento del cimitero, rivelatosi anch’esso inefficace, in quanto a tutt’oggi l’impianto è disattivato. I mancati introiti dei canoni ammontano a circa 20.000 euro annui.